Tanti speleo di tutte le età ieri hanno fatto festa ricordando le mille avventure trascorse. Manchi. Non potremo più dire “Lo chiedo a Badino…”, sarà un po’ più dura, ma continueremo sulla strada che ci hai insegnato “La speleologia è una materia che va studiata come tutte le altre”

Stavamo lavorando all’impatto che gli speleo hanno in grotta e mi mandasti a fine maggio un testo che faremo nostro “Linee Guida per una Speleologia dall’Orma Lieve”. Qui il pezzo più bello e significativo:
In esplorazione
In fase di esplorazione non facciamoci prendere da un entusiasmo accecante. Godiamoci l’esplorazione e gli enigmi che risolviamo, non capita tutti i giorni di trovare luoghi mai visti, quando vi entriamo siamo dei privilegiati. E quindi è ridicolo non assaporare con calma quei momenti.
Guardiamoci attorno, pian piano: è la prima volta che queste pareti vedono una luce, lasciamo che si abituino…
Raddoppiamo l’attenzione a quel che stiamo guardando. Essendo noi i primi, ci possono essere dettagli che solo noi avremo il privilegio di vedere, e farseli sfuggire per correre a buttare un sasso in un pozzo è poco serio. Quando usciremo, eventualmente senza rilievo se, come è abbastanza normale (e forse consigliabile per fare le cose con più testa), lo si rimanda al prossimo giro, dobbiamo essere in grado di dare una descrizione dettagliata dell’esplorato: struttura, correnti d’aria, acque, biologia e quant’altro.

Grazie Giovanni.
Raffaella (presidente Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi)

“Care amiche, cari amici
credetemi, non è semplice trovare le parole per esprimere pienamente e con sincerità quanto voglio dirvi. Mi auguro che l’incontro che avete organizzato a ricordo di Giovanni Badino possa essere sereno, riesca a far emergere un ricordo, che seppur offuscato dalla perdita, deve essere vivido e vitale. Per me Giovanni è stato non solo un presidente della SSI, ma ha rappresentato un riferimento, per la sua non comune capacità di condividere sapere, far crescere competenze e trasmettere passione. Passione per le grotte, per la conoscenza, per la geografia del mondo sotterraneo che lui, forse chiamò per primo, con la meravigliosa definizione “archivio del tempo”. So che tra i presenti all’incontro ci saranno molti compagni di esplorazioni, di studio e ricerca; suoi allievi e anche suoi maestri. Non riesco a essere con voi, ma, credetemi, vi sono vicino. Non solo nel lutto, ma anche nella voglia di far vivere quanto Giovanni ci ha lasciato.
Da parte mia e del Consiglio Direttivo della Società Speleologica Italiana un carissimo saluto in questa triste ricorrenza.
Bologna 07.10.2017
Vincenzo Martimucci
presidente Società Speleologica Italiana”

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