Alla scoperta di Sistiana, un piccolo territorio con una grande storia. La recensione di Pino Guidi al libro di Maurizio Radacich
Il libro, curato dal Gruppo Speleologico Flondar, dedica ampio spazio alle grotte presenti nel territorio di Sistiana.
Crediamo di conoscere tutto, magari soltanto a grandi linee, sul lembo di terra in cui viviamo.
Ma poi, molto più spesso di quanto dovrebbe essere, ci accorgiamo che la nostra conoscenza, il nostro sapere, sono ben poca cosa.
A ricondurci alla realtà (e a suggerirci un catartico bagno di umiltà) regalandoci un’ampia panoramica storica su Sistiana, questa volta ha provveduto Maurizio Radacich, cultore di storia locale che nell’ultimo decennio ha permesso di arricchire le nostre conoscenze sul territorio con una dozzina di corpose monografie.
Sistiana – un piccolo territorio con una grande storia è il frutto di lunghe e approfondite indagini condotte dall’A. presso l’Archivio di Stato, il Civico museo di Storia ed Arte di Trieste, la Biblioteca Civica Attilio Hortis, il Catasto Regionale delle Grotte, (nonché su archivi del Comune di Duino Aurisina e di vari privati). Il ponderoso volume – quasi trecento pagine – si articola su tre dozzine di brevi capitoli che raccontano la storia, dagli inizi ai giorni nostri di uno dei più bei borghi della provincia di Trieste.
La scelta dell’Autore di procedere sui binari del tempo, dedicando poche pagine ad ogni singolo argomento – Preistoria, Periodo Romano, le contese fra Duino e Trieste, e via via notizie sulle vicissitudini del territorio e delle sue genti nei secoli dal XVI al XIX, per concludere con le notizie del secolo testé trascorso – gli ha permesso di approfondire, ove ritenuto necessario, le descrizioni di fatti e luoghi.
Abbiamo così aperto alla nostra conoscenza ampie finestre sulla storia della Signoria di Duino nel ‘700, sull’evolversi delle sue attività economiche – osterie, alberghi, cave, coltivazioni e vitigni – e di quelle religiose, come pure sulla trasformazione del territorio. Il tutto rigorosamente elaborato sulla base di documenti dissepolti dagli archivi ove giacevano da secoli.
Se la storia antica – o vecchia, o non contemporanea – interessa forse più lo storico, quella più vicina a noi incuriosisce sicuramente molto di più. Consapevole di questo tratto delle aspettative del lettore, sicuramente più coinvolto da avvenimenti non troppo lontani nel tempo, l’A. ha dedicato la seconda parte del volume alla storia e ai mutamenti di Sistiana nell’ultimo secolo.
Questa parte della trattazione inizia con una trentina di pagine dedicate alla Grande Guerra (com’era chiamata allora), evento che ha visto Sistiana direttamente coinvolta nei primi anni del conflitto (il fronte era a poche centinaia di metri dall’abitato), mentre un po’ di più sono quelle che trattano della seconda guerra mondiale. Guerra quest’ultima che ha visto nuovamente truppe parlanti la lingua di Goethe occupare la baia con installazioni antisbarco e una base di mini sottomarini. Intervallano questi due importanti capitoli della storia un inserto sulla vita a Sistiana negli anni ’20 ed uno negli anni ’30. Poi si torna a tempi più vicini a noi con squarci sugli ultimi sessant’anni: dall’utilizzo della baia di Sistiana da parte delle truppe di occupazione anglo-americane (bagni, campi di baseball, dancing, campi da golf) per giungere ai giorni nostri con la trasformazione di un borgo di pescatori e cavatori nell’oasi turistica di Portopiccolo.
Il libro, dedicato – come si è visto – alla storia di Sistiana si apre però (si ricordi che è pubblicato a cura di un gruppo grotte, il Gruppo Speleologico Flondar) con un servizio su di un aspetto particolare del suo territorio: le grotte. Le prime tre pagine sono dedicate alle cinque grotte con reperti archeologici – preistorici e romani – sinora individuate, mentre le successive 35 sono rivolte alla descrizione delle ben più numerose cavità naturali presenti nel Catasto speleologico. Di ogni grotta vengono esibiti dati tecnici (posizione, profondità, lunghezza, pozzi, nome dei rilevatori), una esaustiva descrizione, il rilievo, la foto dell’ingresso e la posizione segnata su uno spicchio della Carta Tecnica Regionale: un prezioso vademecum per chi vuol meglio conoscere “il mondo di sotto”.
Un bel libro, che fa onore al Gruppo che lo ha stampato e all’Autore che è stato capace di rendere la storia (anche quella del borgo dietro casa) accessibile pure ad un grande pubblico. Un libro in cui ogni notizia, ogni evento storico o ogni sito descritti, sono accompagnati da immagini – foto, riproduzione di documenti, disegni, mappe – che completano visivamente l’informazione fornita.
RADACICH Maurizio, 2018: Sistiana, un piccolo territorio con una grande storia, Gruppo Speleologico Flondar & BCC di Staranzano e Villesse, Comune di Duino Aurisina – Obina Devin Nabrežina) ed., Duino Aurisina 2018, pp. 296
Pino Guidi