di Nadia Bocchi

Sabato mattina Luca Pedrali, Davide Corengia, Ivano Predari e Nadia Bocchi si sono immersi alla sorgente Tufere. Negli anni precedenti sono stati esplorati e topografati 580 metri superando tre sifoni subacquei.
All’appuntamento per trasportare tutto il materiale alla sorgente si presentano gli amici del GGB (Maury, Mirko, il “Don” e suo figlio Luca), Franco e il “Conte” del GSM, Ziglioli, il “Vez” e Finazzi del Cai Lovere e infine Sergio e suo figlio Diego.
Entrano in acqua Davide e Luca per sistemare il filo rotto in più punti dalle piene dei mesi scorsi e per posizionare le bombole d’emergenza alle due strettoie. Escono, cambiano le bombole, e a questo punto s’immergono anche Ivano e Nadia.
Tutti trasportano pesanti sacchi contenenti le bombole da portare al secondo sifone, il materiale d’armo e gli imbraghi per le risalite su corda. Rispetto allo scorso anno c’è molta più acqua e superare alcuni passaggi è più difficoltoso. Sull’ultima cascata la violenza dell’acqua ha rotto gran parte della corda, è quindi necessario risistemare il traverso e mettere più fix poiché la qualità della roccia non è buona. Il regime idrico è troppo forte, per questo motivo Davide e Luca decidono di non proseguire l’esplorazione in quanto potrebbero non riuscire a superare il passaggio contro corrente tra il secondo e il terzo sifone. Le bombole e il materiale d’armo sono stati lasciati all’ingresso del secondo sifone per procedere più rapidamente la prossima volta. In tutto sono rimasti all’interno della grotta quasi otto ore. All’uscita ci sono ancora gli amici del Cai Lovere e la famiglia Signorini ad aiutarli a riportare tutta l’attrezzatura alle macchine. L’esplorazione è stata fissata per il 15, 16 e 17 agosto, sperando che il livello dell’acqua cali ancora un po’.
Un doveroso ringraziamento al CAI Montorfano per aver gentilmente offerto corde, moschettoni, fix e scaletta.

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