Sul Soccorso – Stavolta cara Mariangela Martellotta fammela fare a me una riflessione: Stiamo assistendo ad un momento storico per il Soccorso Speleologico Internazionale. Ci troviamo di fronte ad un incidente drammatico e complicato, difficile da risolvere perchè si è verificato ad una profondità veramente notevole e in un luogo già di per se remoto. Stiamo assistendo al meglio che i nostri soccorritori (nostri inteso come comunità speleologica internazionale) sanno dare, cioè ad una operazione molto vasta che travalica i confini di uno stato. Non mi meraviglierei di vedere arrivare presto anche i francesi, gli ucraini e i russi sul teatro dell’incidente. Contro le prime previsioni, forse riusciamo a tirarlo fuori vivo. E’ già il massimo quello che stiamo vedendo, è una gara di solidarietà immensa per salvare uno di noi. Noi lo facciamo per uno sconosciuto, ci sono degli eroi di tutti i giorni che stanno li a cercare di salvare uno di noi. Di tutto questo i media italiani se ne stanno fregando, forse non sono consapevoli del fatto che questa è una delle operazioni di soccorso più grande della storia speleologica, che forse non si concluderà tragicamente come il Veliko Sbrego. I media stanno raccontando dei mondiali di calcio, mentre noi scriviamo pagine di storia, atti di eroismo, altruismo, fratellanza. Con Scintilena sono sul pezzo, continuamente, perchè sono consapevole dell’importanza che ha questo intervento di soccorso, continuerò ad aggiornare con traduzioni insieme a Leda Monza e insieme agli addetti stampa CNSAS che mi mandano i comunicati ufficiali. Ancora una volta, viva gli speleologi, un’altra razza. Onore a Noi. Andrea Scatolini

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *