Notizia di Michele Tommasi

A Cima Grappa è stato aperto ufficialmente alle visite il primo tratto di 800 metri (completamente restaurato) della Galleria Vittorio Emanuele III (progettata dal colonnello del Genio militare, Nicola Gavotti), scavata in meno di un anno nel 1917 per fortificare l’area sommitale del Massiccio del Grappa. Il recupero architettonico, strutturale e storico, voluto dalla Provincia di Treviso in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, si innesta in un più ampio progetto che ha come scopo quello di celebrare degnamente il 90º anniversario della fine della Grande Guerra. L’ambizioso obiettivo è di completare i lavori di restauro dei restanti 4200 metri della straordinaria fortificazione sotterranea (che si sviluppa nel litotipo dei Carcari Bianchi del Cretaceo – Biancone del Veneto).
Gli Alpini hanno completato il restauro dei primi 800 metri della galleria che ha uno sviluppo totale di 5 chilometri, proprio sotto la dorsale di Cima Grappa. Internamente sono stati restaurati pezzi di artiglieria presenti nelle varie “braccia”. La fortificazione ipogea rappresentò un baluardo di difesa indispensabile per la vittoria Grande Guerra. I soldati italiani si erano rifugiati sul Grappa dopo la sconfitta di Caporetto. Cima Grappa divenne uno dei punti strategici di difesa contro le armate dell’Impero Asburgico, fra il Montello (Treviso) e le Prealpi Bellunesi. E’ anche in fase di completamento, ad opera dei soci del Gruppo Speleologico GEO CAI di Bassano, la rilevazione topografica aggiornata di un tratto, (non aperto al pubblico) del complesso ipogeo. In questo lavoro sono impegnati i soci Luca Sbissa, Elena Celada, Stefano Bortoli e Roberta Manco.

Immagini dalla Galleria Vittorio Emanuele III

Michele Tommasi e Alessandro Dissegna
Gruppo Speleologico GEO CAI Bassano del Grappa
A.N.A.Montegrappa

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