Nel corso dell’ultimo evento di “piena” del corso ipogeo del fiume Timavo, il 5 gennaio scorso, una squadra della Commissione Grotte “E. Boegan” di Trieste si è recata, come da alcuni anni a questa parte, a setacciare le zone dell’altipiano carsico presso Repen – Rupingrande ove era possibile l’individuazione di alcuni fessure soffianti a seguito dell’innalzamento delle acque di base.

Il gorgoglìo del Timavo appena ritrovato

Questa volta è stato fatto centro: la squadra, facendo proprie le informazioni di alcuni vecchi soci circa la presenze di tali fenomeni eolici già ricercati nei primi anni ’60 del ‘900, restringendo la zona di ricerca anno dopo anno, tendendo più l’orecchio che la vista in casi come questo, ha localizzato un foro di minime dimensioni che emetteva una violentissima corrente d’aria che faceva ribollire il terreno circostante, fenomeno tipico delle piene timaviche. Curiosamente anche tale zona, come già la “Dolina delle Kloce”, la “Dolina dei Sette Nani”, la grotta “87VG” e la “Grotta Meravigliosa di Lazzaro Jerko” (unica cavità in suolo italiano dove è stato ritrovato il Timavo a -300m nel 1999 dopo anni di scavi da parte della Commissione Grotte) è tra i siti già segnalati nel 1851 da Adolf Schmidl nel suo lavoro “Uber den unterrirdischen Lauf der Recca”.
Gli scavi sono già iniziati.
Anche questa volta tutto sarà “ein lottospiel” come Schmidl aveva già ben compreso nelle sue visite sul Carso.

Il video del ritrovamento al seguente link: http://youtu.be/W5XAPAoH-co

Per conoscere di più su Adolf Schmidl: http://www.boegan.it/fileadmin/user_upload/upload/pdf/ATTI_E_MEMORIE_PDF/VOLUME39/06_-_Adolf_Schmidl_sul_carso_Triestino.pdf

Per saperne di più sulle bocche timaviche: http://www.boegan.it/studi-e-ricerche/storia/le-bocche-soffianti-timaviche/

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