Un progetto europeo per monitorare l’habitat ipogeo e la biodiversità dei chirotteri
La grotta del Buso della Rana, situata nel comune di Monte di Malo, in provincia di Vicenza, è la più grande del Veneto e una delle più importanti d’Italia.
Con i suoi 40 km di sviluppo (insieme alla Pisatela) e le sue numerose sale e ramificazioni, la grotta ospita una ricca varietà di fauna e flora, tra cui diverse specie di pipistrelli, tutelate dalla Direttiva Habitat, che prevede l’istituzione di Zone Speciali di Conservazione, facenti parte della rete Natura2000, destinate appunto alla conservazione delle specie e degli habitat.
Per studiare meglio questo ambiente unico e fragile, la grotta è stata scelta come sede di un progetto di ricerca europeo denominato HILL – Habitat in Living Landscape, che coinvolge diversi partner tra cui la Federazione Speleologica del Veneto, l’ALDA – European Association for Local Democracy e il Museo del Priaboniano.
Il progetto prevede l’installazione di un sistema di monitoraggio della grotta, composto da un microfono che raccoglie i dati sonori dell’ambiente ipogeo e da altri otto strumenti che rilevano i dati dei chirotteri presenti nella grotta.
I dati raccolti saranno poi analizzati da un supercomputer a Barcellona, grazie alla collaborazione del professor Francesco Sauro, docente di geologia e speleologia e coordinatore del progetto.
L’obiettivo del progetto è quello di acquisire nuove conoscenze sull’habitat ipogeo e sulla biodiversità dei chirotteri, al fine di contribuire alla loro conservazione e valorizzazione.
Il progetto si inserisce inoltre in un contesto di sensibilizzazione e divulgazione sul tema della speleologia e della tutela dell’ambiente sotterraneo, coinvolgendo le comunità locali e i visitatori della grotta.
Il progetto HILL è stato avviato lo scorso 18 dicembre, con l’installazione del microfono nella grotta di Buso della Rana, alla presenza dei rappresentanti dei partner coinvolti e di alcuni speleologi che hanno collaborato all’operazione.
A breve, verranno posizionati anche gli altri strumenti di monitoraggio, che resteranno attivi per un anno.
I risultati della ricerca saranno poi diffusi attraverso pubblicazioni scientifiche, eventi e mostre.
La grotta più ‘grande’ del Veneto dovrebbe essere il complesso dei Piani Eterni…
Il Complesso dei Piani Eterni è 40 km di Sviluppo, anche il Complesso Rana-Pisatela è 40 km, sto cercando chiarimenti e conferme, grazie