L’area mineraria nei dintorni di Johannesburg sta compromettendo gravemente il sottosuolo e l’acquifero carsico, con un notevole inquinamento di proporzioni colossali. E’ quanto emerge da un’indagine svolta dai ricercatori con l’aiuto di esperti speleologi. Le acque acide delle miniere usate per l’estrazione si sono riversate per anni, e in quantità enormi, all’interno del vasto sistema carsico del Sud Africa; All’interno di parchi geologici e archeologici, dove tra l’altro sono presenti alcune grotte considerate la culla dell’umanità per l’importanza dei reperti ritrovati, si è continuato ad estrarre minerali e pietre preziose senza tenere alcun conto dell’impatto ambientale che si andava determinando. Migliaia di metri cubi di acqua contaminata hanno fluito nei fiumi carsici inquinando porzioni colossali, andando a mettere in seria crisi i bacini idrici che riforniscono anche Botswana, Namibia e Mozambico.
Nella zona contaminata si stima che i fenomeni carsici interessino il 70% di territorio. Un enorme colabrodo senza nessuna capacità di purificazione delle acque inquinate che penetrano dalle miniere e vengono restituite alle sorgenti di tutta l’area.
Le autorità fingono di non capire l’importanza del disastro che si sta verificando, probabilmente “giustificato” dai guadagni enormi delle miniere sudafricane.
Fonte: www.iol.co.za

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