Sabato 4 novembre, nel borgo di Ceri, presso la prestigiosa sala conferenze di Villa Torlonia si svolgerà una conferenza a cura delle associazioni A.S.S.O. e G.A.T.C. sulle cavità artificiali antiche e sulla nuova scoperta del colombaio di Ceri. (Ingresso libero, per info: Gruppo Archeologico del Territorio Cerite – www.gatc.it)

L’uragano di Ladispoli, arrivando a Ceri abbattè una gigantesca quercia cresciuta nella rupe di fronte al borgo, mettendo alla luce un’apertura, una finestra rimasta occultata alla vista per decenni dalla chioma dell’albero. Una cavità artificiale, una grotta ricavata nella roccia tufacea adibita all’allevamento dei colombiformi di epoca medioevale è così venuta alla luce.

Al suo interno centinaia di cellette/nido perfettamente conservate la pongono insieme a quella dell’abitato medievale di Castel Campanile, recuperato e reso visibile dal GATC, come “unicum” in tutto il territorio di Cerveteri, paragonabile ai colombai del Viterbese come Norchia, Blera, Barbarano. L’Allevamento dei colombiformi (piccioni, piccioni viaggiatori, colombi) è una pratica conosciuta nell’antichità sin dal tempo degli Etruschi e dei Romani per le carni, le uova ed il guano , potente letame; famose sono le ricette culinarie sui piccioni di ….. CONTINUA A LEGGERE SU TERZOBINARIO.IT

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