Questi sono i due comunicati stampa che ho inviato alla agenzia ANSA di Firenze e alle testate giornalistiche
con pagine locali (La Nazione, Il Tirreno, La Repubblica).

Gli articoli sono usciti questa mattina sulla stampa mentre il TG regionale della rete 3 ha mandato ieri sera due passaggi:
il primo al TG delle 19:30 senza immagini, il secondo alle ore 23:00 con le immagini registrate sul posto.
Il TG 2 ha invece inserito la notizia nel “sottopancia” che scorre in basso sullo schermo.

Alla radio, al giornale radio regionale su RadioRai, il servizio e’ andato in  onda stamattina alle 7:15.

L’intervento si e’ rivelato, per fortuna, meno grave di quanto lasciava presagire dalle indicazioni di chi ha dato l’allarme.

Comunque, come sempre, e’ meglio prevedere il peggio ed essere smentiti che il contrario….

ciao a tutti,

Paolo Chierici

Addetto Stampa
III Zona (Toscana) Soccorso Speleologico

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Lucca, domenica 1 agosto 2004

Oggetto:  1° Comunicato Stampa intervento di Soccorso Speleologico


Situazione

Una speleologa a – 750 mt di dislivello dall’ingresso dell’Abisso Goffredo in grave difficoltà nella progressione.
Si trova in crisi di sfinimento per problemi gastrointestinali e non si sente in grado di uscire con le proprie forze.
La ragazza, speleologa esperta, è entrata in grotta verso le ore 13:00 di sabato insieme ad altri 5 speleologi emiliani.
Due di loro, preso atto della situazione, hanno deciso di uscire a dare l’allarme.
Questa mattina, verso le ore 10:00, il Delegato Speleologico ha ricevuto la chiamata.

Immediatamente si è messa in movimento la III Zona (Toscana) di Soccorso Speleologico,
mentre la XII (EmiliaRomagna) è in allerta e si prepara ad affluire in zona operazioni.

Un medico e 4 tecnici, trasportati all’ingresso con l’elicottero allertato dalla centrale del 118 di Lucca,
sono in questo momento in grotta per raggiungere nel più breve tempo possibile l’infortunata e verificare
le sue reali condizioni. I tecnici di questa prima squadra leggera provvedono, durante la discesa verso
il fondo, a stendere la linea telefonica che servirà a tenere le comunicazioni con l’esterno.

Altri tecnici, provenienti da tutta la Toscana, stanno convergendo in zona operazioni.

Brevi note sull’Abisso Goffredo

La grotta si apre a 1450 mt slm, in alta Val di Boana tra il Monte Fiocca ed il Monte Sumbra.
E’ stata scoperta negli anni ’70 da speleologi fiorentini e rilevata per una profondità di pochi metri,
quota alla quale sembrava chiudere a possibili ulteriori esplorazioni.
In questi ultimi anni, speleologi emiliani e toscani, hanno rivisitato la grotta che ha invece dimostrato
tutte le sue potenzialità giungendo, ad oggi, ad una profondità esplorata di circa -950 mt dall’ingresso.
Lo sviluppo delle cavità è quasi interamente verticale, gli ambienti sono ampi e
non c’è alcun pericolo di piena, soprattutto nel periodo estivo.


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Lucca, domenica 1 agosto 2004


Oggetto:  2° Comunicato Stampa intervento di Soccorso Speleologico CHIUSURA


Situazione

La speleologa ventiseienne Fanny Cerato, residente nella provincia di Vicenza, è stata raggiunta dal medico
e dai tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS).
Il medico ha eseguito una visita accurata e ha somministrato alcune cure.
La ragazza non manifestava particolari problemi e ha deciso, sotto stretta sorveglianza, di procedere
verso l’uscita senza l’uso di barella.
Con l’ausilio dei tecnici e del medico, ha superato i punti più impegnativi ed in alcune ore è riuscita a
trarsi d’impaccio fino all’imboccatura della grotta.
Attualmente è fuori assistita dal medico che l’ha soccorsa in grotta e dal personale medico e paramedico
facente parte dell’organico della III Zona Speleologica del CNSAS, più, naturalmente, tutti i Tecnici intervenuti (circa 30).


Fanny Cerato si trovava in grotta da ieri insieme ad altri 5 speleologi emiliani: Massimo Neviani, Marco Baroncini,
Luca Chiericati, Cristina Silvestroni e Luca Grillandi. Si erano recati nella zona del fondo, a circa 900 mt di dislivello
dall’ingresso, per una battuta esplorativa.
Durante la risalita verso l’uscita, Fanny ha manifestato seri problemi gastrointestinali e, dopo la prima assistenza
da parte dei compagni, riteneva di non poter procedere oltre autonomamente.
Due dei compagni hanno così deciso di incamminarsi velocemente verso l’uscita per dare l’allarme mentre
gli altri rimanevano ad assisterla.
Col passare delle ore le condizioni della ragazza sono migliorate; a tal punto da riuscire a riprendere
il cammino interrotto fino ad incontrare i soccorritori sopraggiunti.



Vista la complessità di un intervento a tali profondità (se si fosse manifestata la necessità di recuperare
l’infortunata con l’ausilio di barella) sono stati prudentemente allertati, oltre a tutta la III Zona Speleologica (Toscana),
tutti i tecnici della XII Zona Speleologica (Emilia Romagna) e, in prellarme, anche la VI Zona Speleologica (Veneto – Trentino Alto Adige). 



Notizia di Paolo Chierici

Addetto Stampa
III Zona Speleologica Toscana
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

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