Notizia di Rino Bregani
Dossena: risultati delle ultime due punte esplorative in club-med.
a gennaio io e Ale Za ricompariamo nel salone di ingresso alla caccia della finestra in parete.
Traverso super tecnico, che arriva ad una zona di fluorite che si sbiciola solo a guardarla, circondata da fango e roccia della consistenza e colore dei fondi di caffe’.
quindi calata di oltre due metri (precludendo la possibilita’ di disarmo da parte del secondo di cordata) fino ad una zona decente. Passaggi su cordini, poi un fix, poi un’audace progressione con tre passi su cliff scavando nel fango, poi finalmente un paio di fix ad uscire sul terrazzino. Delusione cocente (come al solito, inutile illudersi…): la
finestra e’ una nicchia di 4-5 metri sotto l’arrivo dell’ennesimo pozzo.
Torno indietro a disarmare appeso alle corde tese come quelle dei violini, poi e’ ora di tornare.
sabato scorso ritorno da solo, arrivo rapidamente al terrazzino e risalgo il pozzetto che si rileva una ciofeca. 8 metri di verticale e chiusura a soffitto.
Dalla base del terrazzo, ci sono oltre 23 metri fino al pavimento della sala, cosi’ finalmente Club-Med supera i 300 metri.
Poi mi avventuro verso l’altro pozzo che nerissimo occhieggia in alto. Ma alcune lame non molto solide mi inducono a desistere e lasciare li’ il pozzo per chi vorra’ rischiare qualcosa di piu’, visto che le prospettive di prosecuzione sono prossime allo zero.
Mi calo di una decina di metri e pendolo su un altro terrazzo di 4-5 metri. Poco oltre il pavimento sfonda nuovamente nella sala, ma si intravede una fenditura che sembra continuare. Di nuovo fix e staffe, poi di forza nella spaccatura entrando in una nicchia riccamente concrezionata, che prosegue in alto per 4 metri arrampicabili, poi fessuretta che sembra tornare nella sala. Quindi nulla di che anche qui. E’ l’ottavo pozzo che confluisce nella sala, che da qs momento si chiamera’ giustamente Octopus.
Resta da risalire un pozzetto facilmente raggiungibile, mentre gli altri due, insondabili e fangosi, nonche’ stretti, li lascero’ per le generazioni future.
Poi la recente influenza si fa sentire e tra crampi e nausea esco lasciando in loco un po’ di roba. Tornero’ presto a racimolare tutto, vedere due buchetti e chiudere anche questo capitolo.
Lo sviluppo stimato e’ ora quasi 340 metri, il dislivello e’ lo stesso.

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