Presentazione al Castello di Parrano della scoperta e dei risultati delle ricerche

Sabato 3 maggio 2024, presso il Castello di Parrano (TR), verrà presentata una nuova scoperta speleo-archeologica nel Fosso del Bagno Minerale di Parrano: la Grotta dei Conoidi.

La giornata di studio, organizzata dal Comune di Parrano, dal Gruppo Greenestcities e dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, vedrà la partecipazione di esperti del settore e di appassionati.

L’apertura dei lavori è prevista per le ore 10, con i saluti del Sindaco di Parrano, Valentino Filippetti, del Presidente del Gruppo Greenestcities, Luca Giacomelli, e di Giuseppe Lacava, Soprintendente Archeologico, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

A moderare l’evento sarà Roberto Conticelli, già presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria.

La scoperta e l’esplorazione speleologica della Grotta dei Conoidi saranno illustrate da Maurizio Todini del Gruppo Speleologico Todi, che ne ha curato le fasi di ricerca e documentazione.

A seguire, gli archeologi Felice Larocca del Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici”e Federico Spiganti del Gruppo Speleologico di Todi presenteranno i dati e le prospettive del giacimento archeologico, che ha restituito importanti reperti risalenti al Neolitico.

La sessione pomeridiana sarà dedicata agli aspetti bioantropologici del giacimento, con gli interventi di Donata Luiselli e Mirko Traversari dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

Infine, Rocco Olivadese, architetto, illustrerà il progetto di un Parco Archeologico e Ambientale per il Bagno Minerale e le Tane del diavolo, che prevede la valorizzazione e la fruizione turistica dell’area.

La Grotta dei Conoidi rappresenta una scoperta di grande importanza per la conoscenza del territorio e della sua storia.

Grazie alle ricerche speleo-archeologiche, sarà possibile approfondire le conoscenze sulla presenza umana nel territorio di Parrano fin dal Neolitico e sulle sue trasformazioni nel corso dei secoli.

L’evento del 3 maggio sarà quindi un’occasione per presentare alla comunità scientifica e al pubblico interessato i risultati delle ricerche e le prospettive future di valorizzazione dell’area.

Un’occasione per riflettere sull’importanza della tutela e della promozione del patrimonio culturale e ambientale del territorio.

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