Il fine settimana scorso (25-26 novembre) si è felicemente conclusa un’iniziativa didattica pilota in tema di “Primo soccorso e Gestione dell’emergenza in grotta“.
L’evento formativo era rivolto agli speleologi che volessero approfondire il tema della prevenzione e la gestione di eventuali problematiche in ambiente ipogeo e aveva l’obiettivo di aumentare la sicurezza di chi pratica l’attività speleologica.
Il corso, svolto con il contributo della XII Zona SAER/CNSAS attraverso lezioni frontali, simulazioni interattive in aula ed alcune dimostrazioni, trattando in particolare il primo soccorso ad infortunati, la corretta gestione di una emergenza fino alla delicata fase di chiamata al Soccorso Speleologico del CNSAS, ha visto esaurirsi i 30 posti disponibili a poche ore dalla pubblicazione del programma ufficiale.
Fortemente voluto e progettato dai vertici regionali dell’Emilia Romagna della CNSS-SSI (Commissione Nazionale Scuole di Speleologia della Società Speleologica Italiana – Comitato Esecutivo Regionale) e SNS-CAI (Scuola Nazionale di Speleologia CAI O.T.T.O. E.Romagna), con il patrocinio del SAER (Soccorso Alpino e Speleologico Emilia-Romagna), e della Federazione Speleologica Regionale, dell’Amministrazione comunale di Casola Valsenio ed il supporto logistico dell’Associazione Speleopolis, segue la tavola rotonda rivolta ad istruttori e formatori “Perché questo non accada” sulla prevenzione dagli incidenti e soccorso nella didattica speleologica, promossa dalla XII Zona e tenuta nel 2016 nell’ambito della giornata sul 50° del Soccorso Speleologico in Emilia-Romagna.
Nel corso delle giornate sono state riprese immagini e video a cura di G.Paolo Zaniboni, Giovanni Belvederi e Marisa Garberi, allo scopo di documentazione e didattica.
Sul prossimo numero della rivista Speleologia Emiliana tutti i dettagli e gli approfondimenti.