Dopo le scoperte fatte l’anno scorso nell’area carsica dell’Alto crotonese, durante il campo “Speleo R.E.R.” (a cui hanno partecipato ben 7 gruppi speleo provenienti dalla Calabria, dalla Puglia e dalla Sicilia), che hanno permesso di collegare tre già importanti cavità (Grubbo, Cufalo e Torchia), trasformandole così in un unico e notevole complesso carsico lungo circa 5 Km e con un dislivello di 130m, il Gruppo Speleologico le Grave di Verzino continua a fare scoperte e anche di una certa consistenza rilevanza.
Ricordiamo che il sopradetto complesso carsico (chiamato ormai “Le Grave “ in onore delle locali tradizioni speleo-topografiche e del nostro gruppo speleologico), risulta ad oggi la grotta più lunga in assoluto della regione Calabria e la seconda in Italia fra le grotte che si sviluppano nelle rocce evaporitiche (gessi).
Così in data 13 marzo 2016, grazie all’aiuto del Gruppo Speleologico Leccese ‘Ndronico di Lecce, del Gruppo Ricerche Carsiche di Putignano (BA), del Gruppo Speleologico Grottaglie (TA) e del neonato Gruppo Speleologico Mercurion di Verbicaro (CS), il G. S. Le Grave riesce ad entrare in una grotta totalmente nuova ed inesplorata, ubicata sempre nella loc. Vigne di Verzino e che presenta diversi rami: in uno è presente un secondo ingresso; quello principale, in discesa, è lungo circa 150 metri e in alcuni punti è impostato su tre livelli sovrapposti e leggermente sfalsati. La nostra speranza è di unire questa nuova grotta al Complesso “Le Grave” e così allungare i già notevole sviluppo della grotta. I presupposti ci sono tutti.
A questa nuova grotta è stato dato il nome di una grande donna verzinese venuta a mancare nel settembre dello scorso anno. La Grotta Maria va ancora rilevata e vanno ancora fatte più accurate esplorazioni. Siamo sicuri che la grotta offrirà ancora bellissime emozioni e farà parlare ancora di se.
L’ultima scoperte fatta è avvenuta in agro del limitrofo comune di CastelSilano. La grotta, anch’essa inedita, individuata durante una campagna di ricerca del G. S. “Le Grave”, è posta al di sopra dell’Antro del Torchia, grotta, come detto, già conosciuta e facente parte del Complesso Le Grave. Già rilevata in data 26 maggio 2016 per un totale di 190 m e con 33 mt di dislivello negativo, si sviluppa lungo un budello particolarmente stretto. Per circa 100 mt, contorcendosi e strisciando, si raggiunge un secondo ingresso, quello medio, da dove si diparte una galleria più alta e agevole. Le esplorazione si sono fermate su uno stretto passaggio allagato. Nelle prossime uscite si tenderà ad oltrepassare l’ostacolo. La grotta e stata chiamata “del Ventennale” poiché quest’anno decorrono i venti anni di attività del gruppo speleologico verzinese.
In tutti questi anni di attività, il G. S. “Le Grave” si è impegnato a studiare, a valorizzare, a divulgare e a salvaguardare il grande patrimonio carsico dell’Alto crotonese, con opere di divulgazione e sensibilizzazione come corsi speleologici omologati dalla Società Speleologia Italiana come quello che si sta svolgendo in questi giorni nel comune di Verzino. Inoltre numerose sono state le partecipazioni attive a diversi eventi e campi di ricerca speleologici nazionali, il tutto per far conoscere il nostro meraviglioso territorio.
Nei prossimi anni il G. S. “Le Grave” s’impegna a continuare quello che già fa da un ventennio, con la speranza di far appassionare sempre più persone al bellissimo mondo speleologico.

Ferraro Francesco G. S. “Le Grave”

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