Il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria impegnato su più fronti.
Non si riposano neppure il giorno di ferragosto i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria.
Nel pomeriggio di quest’oggi sono stati allertati dal 118 di Terni per soccorrere una donna, M.R. di 58 anni residente a Terni.
La donna stava passeggiando da sola lungo l’argine del fiume Nera in Località Ponte del Toro, tra Papigno ed il Parco della Cascata delle Marmore, in un tratto in cui l’argine si presenta particolarmente impervio e poco accessibile.
E proprio a causa del terreno accidentato la donna è scivolata lungo il bordo scosceso finendo nell’alveo del fiume, proprio nel momento in cui la Cascata delle Marmore veniva aperta e l’imponente flusso di acqua, oltre 15 metri cubi al secondo, cominciava ad invadere gli argini.
La probabile frattura della caviglia rendeva impossibile per la donna riguadagnare la riva e la corrente crescente del fiume Nera l’avrebbe certamente trascinata via con conseguenze drammatiche, se non fosse stato per la presenza casuale di una coppia di Porto Recanati che si era appena affacciata sul ripido argine per assistere alla discesa con i gommoni del fiume a piena portata.
La coppia ha lanciato l’allarme e poco dopo sul posto è giunta l’ambulanza del 118 e tre tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, impegnati nel presidio per la sicurezza dei sentieri del Parco della Cascata delle Marmore.
La donna è stata stabilizzata dal personale medico su una barella spinale e tratta in salvo, proprio mentre il livello del fiume l’aveva già coperta e, di li a pochi secondi, sarebbe certamente stata trascinata via senza il pronto intervento dei soccorritori.
Contemporaneamente, una seconda squadra di sei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria partiva da Perugia alla volta del Monte Cucco allertata dal Corpo Forestale dello Stato, per ricercare due giovani fratelli di Gubbio, S.R. di ventidue anni e G.R. di diciotto anni, i quali durante un’escursione avevano abbandonato il sentiero perdendosi in un’area alquanto impervia.
I giovani escursionisti dopo aver allertato telefonicamente i soccorsi sono rimasti in contatto telefonico con la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria che stava arrivando sul posto.
Prima dell’arrivo dei soccorritori, i ragazzi si sono imbattuti in un gruppo di escursionisti che stava percorrendo la stessa zona impervia e grazie a questi sono tornati alla base.
Due storie a lieto fine in questo ferragosto di afa e calura.