Ancora buone novità da Puerto Escondido.

Un breve riepilogo delle ultime scorribande: sopra il vecchio fondo GGM (-250), viene forzata una strettoia nei cosiddetti “cunicoli terminali”, rilevati ai tempi delle prime esplorazioni per una trentina di metri… cunicoli stretti ma ventosissimi. Dopo la prima strettoia (si fa per dire, perchè il “largo” é al limite del passaggio umano), si prosegue allargando ancora qua e là per 105 tortuosissimi metri fino a sbucare a 25 metri di altezza in una verticale dalle dimensioni inusuali per la zona: 30×5. Quasi tutto l’ambiente è bagnato a doccia da due corsi d’acqua differenti: uno che scarica da soffitto, e l’altro che fuoriesce da una finestra a circa +30m. Il dislivello è -265.
In questo ultimo week end, si sperava che le condizioni fossero migliori ma nulla era cambiato rispetto alla punta scorsa (sifone che continua a gorgheggiare e doccia da tutte le parti). Quindi impossibile effettuare il traverso di almeno 20 metri per raggiungere la finestra, neanche pensare di beccare l’arrivo che esce da soffitto.
Si tenta allora una risalita in artificiale e per evitare l’acqua scegliamo l’unico trafiletto di roccia non fradicio, ma a +20 continuare é vietato: le pareti, a tetto, vengono via a placche. Per non perdere quota e ripartire dall’altra parte, uno dei tre pazzi (tutti in sosta in parete visto che avevamo solo una statica da 25, oltre alla dinamica), nota uno spuntone
nella parete opposta, a 5 metri di distanza… si trasforma in cow boy e con un bellissimo lazo lo centra al secondo tentativo… tirolese spaziale.. e prosegue la risalita fino a + 30 con traverso di 10 metri. Raggiunta finalmente la finestra con cascata, si entra probabilmente in un nuovo abisso, completamente diverso rispetto a Puerto viste le dimensioni. Si
posegue in forra ascendente, lungo il corso d’acqua, fino ad arrivare alla base di tre camini (10×6) da cui piove parecchio. Al momento rileviamo circa un’ottantina di metri e con un faro illuminiamo una cinquantina di metri di
grosse e diramate prosecuzioni verso l’alto…
Il nuovo settore viene battezzato “Sale Grosso”, con possibilità di divagazione e pronuncia in bergamasco “S’al é Gròos”… In pianta lo spostamento é costante: l’abisso segue fedelmente la direzione della valle e adesso supera i 2 km di sviluppo… piano piano, lemme lemme.
Nuovo capitolo quindi, e nuovi corsi d’acqua, con l’abisso di Val Cadur a circa 150 metri di distanza in pianta.

Alle prossime news

Max Pozzo

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