Esercitazione degli speleosub del CNSAS ad Amaseno (Fr) – pdf ufficiale

Testate le tecniche di intervento in cavità allagate e nuove tecnologie al servizio del soccorso.
Prossimo appuntamento ad ottobre per ‘Twist’,esercitazione internazionale di Protezione Civile

Due giorni di esercitazioni pratiche, ma anche un’occasione importante per fare il punto
sulle novità nelle tecniche di evacuazione in ambito subacqueo. La Commissione
Speleosubacquea (ComSub) del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico si è
riunita per tre giorni ad Amaseno, in provincia di Frosinone, per un’esercitazione che ha
visto i subacquei del CNSAS impegnati in una lunga serie di immersioni nella risorgiva di
Capo D’Acqua. Si tratta di un’ampia grotta allagata, una delle più estese del Lazio, che si
sviluppa lungo un tortuoso percorso di oltre 400 metri nella montagna. Una situazione
ideale per mettere in atto le tecniche d’intervento in caso di incidente in cavità naturali
completamente allagate e di difficile accesso.
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All’esercitazione hanno preso parte i tecnici subacquei del CNSAS, provenienti da varie
regioni italiane, accompagnati da diversi operatori. Ad Amaseno è stata portata anche la
Camera Iperbarica Mobile in dotazione al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e
Speleologico. Grazie ad un progetto congiunto con il Dipartimento di Protezione Civile, la
camera iperbarica mobile é facilmente trasportabile, anche in elicottero, e può essere
usata con profitto anche “sul campo” lontano dalle strutture ospedaliere.
La fase operativa dell’evento ha preso il via venerdì 30 agosto con l’arrivo in Lazio delle
delegazioni delle altre regioni e un primo briefing per preparare le immersioni dei giorni
seguenti. Immersioni che sono iniziate la mattina del sabato: gli speleosub del CNSAS
hanno simulato l’evacuazione di un sub ferito dalla risorgiva, inizialmente da una distanza
di 50 metri dall’entrata, dove una piccola “camera” affiorante di roccia permette una pausa
nel percorso sott’acqua. L’incidentato è stato immobilizzato tramite un KED, un dispositivo
di estricazione, dotato di un nuovo impianto di respirazione e trasportato lungo il percorso
sotterraneo e allagato fino all’uscita. La tratta è stata effettuata diverse volte per testare a
fondo l’attrezzatura e le tecniche. Dal pomeriggio di sabato e per tutta la giornata di
domenica è stato provato anche un innovativo “mutone”, sviluppato dalla COMSUB del
CSNAS per prestare soccorso anche alle persone bloccate in spazi allagati senza alcuna
attrezzatura al seguito. Il figurante è stato raggiunto sott’acqua, vestito con la muta stagna
ed equipaggiato di respiratori ed illuminatori, per poi essere accompagnato in tutta
sicurezza fino all’aperto. In una seconda grotta che si apre al di là del sifone ad una
progressione subacquea di circa 330 metri dall’ingresso, gli uomini del CNSAS hanno
anche effettuato alcune rilevazioni sui gas presenti, identificando un valore di anidride
carbonica intorno all’1.30%, è stato scelto così di mantenere in funzione i dispositivi di
respirazione a circuito chiuso (rebreader) per garantire la necessaria sicurezza. Testato a
fondo anche il sistema di radiocomunicazione sotterranea “Tetra”, che grazie a onde radio
a bassissima frequenza permette di comunicare a lunghe distanze attraverso lo strato
roccioso.
Alle operazioni ha assistito anche una delegazione del Dipartimento di Protezione Civile,
in questi giorni impegnata negli ultimi preparativi dell’esercitazione internazionale Twist,
che andrà in scena ad ottobre in Campania: fra i diversi Corpi ed associazioni di soccorso
invitati all’iniziativa ci saranno anche gli speleosub del CNSAS.
“Questi giorni di esercitazione in Lazio sono stati particolarmente proficui anche in vista di
questo appuntamento, dove il CNSAS avrà modo di confrontarsi con le varie componenti
nazionali ed internazionali del soccorso in acqua”, ha dichiarato il Presidente del
Soccorso Alpino e Speleologico Pier Giorgio Baldracco che ha assistito a gran parte dei
lavori.
L’esercitazione si è conclusa con un de-briefing alle ore 14.30 di domenica 1 settembre.
Un importante supporto logistico è stato assicurato – nel migliore dei modi – dal Corpo di
Polizia Municipale e dal Comune di Amaseno (Fr).

Dolores Porcu Fois
Coordinatore Nazionale CCD

Comunicato ricevuto attraverso Walter Milan, addetto stampa e comunicazione CNSAS Lazio.

E’ possibile scaricare il filmato dell’esercitazione a questo link:
http://www.dropbox.com/s/0gqk2fz3sib0ui1/Capo%20D%27Acqua%20definitivo.mpg?n=150388090

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