Notizia di Mario Marconi
E’ terminata ieri la seconda parte dell’esplorazione della risorgenza nel Cilento che avevamo cominciato nel marzo scorso e che avevamo dovuto sospendere a causa della forte corrente causata dalla piena della grotta.

Questa volta invece il livello dell’acqua era piu’ basso di circa dieci metri, tanto da “costringere” Patrizio e Nerone a lavorare sotto ad un simpatico stillicidio per armare la grotta con delle scale in ferro appositamente preparate e modificate ad hoc per poter permettere l’ingresso in acqua a noi speleosub.

Anche questa volta i nostri sherpa sono stati fondamentali e velocissimi a parancare e trasportare le attrezzature dal campo base (dove spiccava la tenda modello extra lusso di Michele e Katiushcia con patio e piscina 🙂 ) sino all’ingresso della risorgenza che come descritto dal report precedente comincia con un pozzo verticale di cui difficilente siamo riusciti ad apprezzare le reali dimensioni in alcuni tratti a causa della scarsa visibilita’ ; sicuramente questo pozzo ci riserva delle sorprese.

In precedenza avevamo interrotto l’esplorazione all’interno del meandro “Nujatri” che si trovava a -85mt di profondita’ e che invece e’ ad oggi a -75mt.
Bene, continuando l’esplorazione del meandro e sagolandolo nuovamente, poiche’ la vecchia sagola e’ stata strappata sicuramente da qualche piena, sono arrivato su un terrazzino che si immette in un pozzo verticale molto ampio nella parte superiore, molto piu’ stretto invece nella terminale.
Questo nuovo pozzo scende sino alla profondita’ di -92mt da cui parte un nuovo meandro, delle stesse dimensioni del precedente, quasi parallelo a quest’ultimo, ma esattamente nella direzione opposta, ovviamente anche questo “corridoio” e’ caratterizzato da scallops che lo tappezzano completamente e di cui ho scattato alcune foto, ma date le condizioni “ambientali” e la concentrazione rivolta soprattutto alla sagolatura e alla memorizazione dei dati spaziali dell’ambiente, non sono ecezzionali, le ho scattate giusto per avere dei riferimenti.

Comunque prosuguendo lungo quest nuovo tratto di galleria, tutto a -92mt, ho trovato un nuovo meandro che nuovamente cambia di direzione per proseguire parallelo (circa) al meandro “Nujatri”, anche quest’ultimo mantiene costante la quota almeno nel tratto iniziale, infatti ho sospeso qui’ l’esplorazione poiche’ avevo gia’ accumulato quasi tre ore di decompressione e dovevo ripercorrere ancora tutta la strada del rientro, comunque mi sono preso giusto il tempo di misurare l’angolo tra questi ultimi due meandri (20°), scattare ancora qualche foto e via verso l’uscita!

Alla profondita’ di meno trenta metri ecco arrivare Michele che mi libera da bombole varie e si accerta che tuto e’ ok, mi terra’ compagnia per buona parte della decompressione, fino a quando non gli dara’ il cambio Gispa.
Entrambe gli speleosub si sono occupati del “piazzamento” e del recupero delle bombole di emergenza e decompressive all’interno del pozzo principale, della documentazione fotografica e della mia assistenza nella lunga decompressione, assicurandosi che tutto procedesse al meglio e confortandomi portandomi del the caldo.

Tutta l’immersione e’ durata 3ore e 52′ in acqua a 11° usando respiratori a riciclo di gas per aumentare le possibilita’ esplorative senza dover gestire enormi quantita’ di bombole e team di assistenza, basti pensare che il tutto e’ stato compiuto da un Team di due speleologi e tre speleosub, oltre a Katiuscia che si e’ occupata dell’aspetto logistico della spedizione.

A tutti va’ il mio piu’ sincero ringraziamento per la loro dedizione e serieta’, figlia di una passione enorme per le grotte (come spesso lo e’ per tutti gli speleologi).

Nelle prossime settimane riprenderemo l’esplorazione della grotta, proseguendo lungo la nuova galleria appena scoperta.

I Partecipanti:

Nerone – Shaka Zulu – Subiaco
Patrizio Ricciotti – G.S. Ciociaro
Katiuscia Lops – G.S. Grottaferrata
Michele Scampati – G.S. Grottaferrata
Giancarlo “Gispa” Spaziani – G.S. Ciociaro
Mario Marconi – G.S. Ciociaro

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