Lo Speleo Club Ribaldone Genova e altri gruppi liguri e piemontesi collaborano per esplorare le connessioni delle grotte circostanti

I di copertina: Alessandro Vernassa posiziona il NASO

Il 9 e 10 dicembre 2023, il mondo della speleologia è stato protagonista di un importante progetto di esplorazione condotto dallo Speleo Club Ribaldone Genova.

In collaborazione con altri gruppi speleologici liguri e piemontesi, è stato realizzato un innovativo tracciamento aereo denominato #naso4cave.

L’obiettivo principale di questa indagine era quello di dimostrare l’esistenza di collegamenti fisici tra il complesso carsico “Grotta Pollera-Grotta del Buio” e le grotte circostanti.

In particolare, sono state prese in considerazione l’Arma do Principà (26 LI SV), l’Arma do Rian (25 LI SV) e la Grotta della Pozzanghera (22 LI SV).

Nonostante i risultati dettagliati delle analisi siano ancora in fase di elaborazione, i primi rilevamenti hanno già rivelato un sicuro collegamento fisico tra l’Arma do Rian e il sistema Pollera-Buio.

Inoltre, sembrerebbe esserci una connessione anche con l’Arma do Principà, anche se questa ipotesi è attualmente in fase di verifica accurata.

Alessandro Vernassa immette il tracciante aereo

Questo primo importante risultato, che richiederà ulteriori e più precise misurazioni per essere confermato, contribuisce significativamente alla conoscenza del sistema carsico Pollera-Buio.

Si tratta di un’importante scoperta per la speleologia ligure, che consentirà di acquisire ulteriore esperienza nell’utilizzo di tracciamenti aeriformi per l’esplorazione delle grotte.

Per condurre questa indagine, sono stati impiegati dispositivi all’avanguardia noti come FluxyLogger N.A.S.O., parte di un progetto open source ideato da Alessandro Vernassa.

Questi dispositivi sono disponibili al pubblico su GitHub all’indirizzo https://github.com/speleoalex/opsdatalogger e possono essere acquistati già assemblati sul sito https://techmakers.eu/it/products/n-a-s-o-data-logger.

L’entusiasmo e il lavoro di squadra dei membri dello Speleo Club Ribaldone Genova e degli altri gruppi speleologici coinvolti dimostrano l’importanza della collaborazione per l’avanzamento della conoscenza nel campo della speleologia.

Questa scoperta apre nuove prospettive e stimola ulteriori ricerche nell’esplorazione del meraviglioso mondo sotterraneo delle grotte liguri e piemontesi.

Sono stati utilizzati esclusivamente traccianti compatibili con l’ambiente, non dannosi alla fauna ipogea.

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