Guarda il rilievo:
https://www.scintilena.com/speleoit/atlas/molise/pdn.gif
Lunedi 15 Ottobre 2018 una squadra di sei speleologi delle Marche (Ancona, Fabriano e Genga) è scesa a Pozzo della Neve sul massiccio del Matese per proseguire le esplorazioni.
E’ stato sceso il pozzo dove ci eravamo affacciati lo scorso anno, alla base del quale la grotta purtroppo chiude con un tappo di fango, nel quale si disperdono due rivoli d’acqua ..
Il rilievo topografico ci ha restituito la profondità di -1.109 mt.
La punta è durata circa 20 ore ed è stata effettuata senza campo interno.
Tra le difficoltà da superare ci sono diverse fessure selettive, i pozzi sotto cascata ed un sifone da superare in apnea.
Obbligatoria la muta stagna.

Pino Antonini e Sandro Mariani

NdR. Per la cronaca, nel 2017 era andata cosi: i “soliti marchigiani” il 9 settembre 2017 erano riusciti a scendere le verticali finali di pozzo della Neve raggiungendo il fondo di -1.048 esplorato dagli speleologi Romani negli anni 1988 (Bernabei, Topani, Bonucci e Diana) e 1992 (S.Re e Turrini con gli Ungheresi)
In quella occasione era stata posta l’attenzione sul sifone terminale al di la del quale si avvertiva chiaramente il rumore di acqua in movimento.
Sabato 23 settembre, grazie ad un estate siccitosa che si è prolungata ben oltre le migliori aspettative, è stata ritentata una discesa al fondo, attrezzati per superare il sifone in apnea.
Al di là erano stati esplorati circa 300 mt di nuovi sviluppi, tra gallerie, diaclasi e pozzi, e si erano fermati per mancanza di corde alla partenza del pozzo sceso quest’anno, di circa 25 metri.

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