La Sociedad brasileña de espeleología (Sbe), denuncia che «ignorando tutte le manifestazioni della società civile, il presidente della Repubblica del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e il ministro dell´ambiente, Carlos Minc, hanno firmasto, il 7 novembre il decreto 6.640 che permetterà la distruzione delle caverne brasiliane».

Gli speleologi brasiliani sono molto preoccupati per il destino delle 4.629 grotte e caverne brasiliane censite, alle quali se ne aggiungono in media altre nuove 300 scoperte l´anno: «La “nefasta” decisione è il risultato della pressione delle grandi imprese edili e minerarie – dice Marcelo Rasteiro, segretario della Sbe- Non esiste nessuna evidenza che le caverne stiano impedendo lo sviluppo, la loro eliminazione è una medicina per una malattia che non si conosce e che non ci si chi si chiede di sapere se esiste».

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