Un nuovo studio analizza gli effetti delle visite turistiche sulla stazione di ricerca sotterranea della Grotta di Postojna

La Grotta di Postojna, in Slovenia, è una delle grotte turistiche più visitate al mondo. Accoglie circa 800.000 visitatori all’anno e dal 2009 è oggetto di studi volti a comprendere l’impatto del turismo sul delicato ecosistema sotterraneo.

Uno specifico settore della grotta, chiamato Stazione Biospeleologica (BS), è stato oggetto di particolare attenzione in quanto ospita una mostra permanente di fauna cavernicola.

Misure di microclima per la gestione sostenibile

Dal 2015, presso la Stazione Biospeleologica vengono monitorati con continuità la temperatura dell’aria e la concentrazione di anidride carbonica.

Questo monitoraggio ha lo scopo di valutare l’impatto dei visitatori su questo piccolo ambiente sotterraneo e consentirne un uso sostenibile.

La Stazione Biospeleologica riveste infatti un triplice valore: biologico (mostra di fauna cavernicola vivente), storico (presenza di iscrizioni parietali risalenti al 1818) e paleontologico (resti di Ursus Spelaeus).

I dati raccolti aiutano a comprendere la relazione tra l’ambiente sotterraneo naturale e l’impatto antropico.

In base a questi dati, gli esperti raccomandano ai gestori della grotta di tenere aperte le porte metalliche che collegano la Stazione Biospeleologica al resto della grotta (Stara Jama) durante il periodo estivo, quando le temperature esterne sono più alte di quelle interne.

Questa semplice azione aiuta a ridurre l’innalzamento della temperatura dell’aria e la concentrazione di anidride carbonica causati dai visitatori, mantenendo così condizioni microclimatiche adatte all’esposizione della fauna cavernicola.

Chiusura per la pandemia e aumento delle temperature

Interessante è stato il dato relativo alla chiusura della grotta al pubblico durante la pandemia di COVID-19 (2020-2021).

In quel periodo sono state registrate le temperature più basse mai misurate all’interno della Stazione Biospeleologica.

Al contrario, l’afflusso dei visitatori determina un aumento di circa 1 °C della temperatura dell’aria, sottolineando la necessità di strategie di gestione mirate a mantenere condizioni idonee all’esposizione della fauna cavernicola.

Questo studio evidenzia l’importanza del monitoraggio microclimatico per la gestione sostenibile delle grotte turistiche. Grazie a tali misure, è possibile comprendere l’impatto dei visitatori e attuare interventi di mitigazione per preservare l’ecosistema sotterraneo.

Fonte e accesso allo studio del monitoraggio: https://www.mdpi.com/2076-3263/14/3/87

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