Aggiornamento sulla Lacca della Seggiovia (M. Arera – Prealpi Bergamasche).

Lo scorso sabato siamo tornati in tre al fondo di -140, senza problemi di
materiali e di tappi di ghiaccio (ma c’è ancora un bell’iceberg in fase di
scioglimento progressivo).
Finalmente sceso il P15 che ci aveva tanto fatto sognare (Gerico), seguito
un pozzetto e da un altro P15 (Rodeo).
Il tutto è stato attrezzato cercando (inutilmente) di creare armi abbastanza
aerei da evitare inzuppamenti.
La sala raggiunta offriva ben tre prosecuzioni:
Un pozzo non sceso valutato 20-30 metri (Fontana di Papa) e spazzato da una
bella cascata;
Un meandro semiattivo che progressivamente restringe;
Una frattura fossile che si sposta parecchio in pianta, fino a due grossi
ambienti consecutivi, entrambi forniti di ampie prosecuzioni verso l’alto.

Il secondo di questi ambienti (Sala della Ciambella) è caratterizzato da un
caos di blocchi di frana e sprofonda in un largo pozzo, prima inclinato e
poi verticale, di cui sono stati disarrampicati 15-20 metri.
La corrente d’aria è sempre notevole, però bisogna valutare bene da che
parte si dirige.

La stima della profondità esplorata finora si attesta sui 180-190 metri, ma
il pozzo sceso parzialmente dovrebbe permettere di superare tranquillamente
i -200.

Oltre a GSB le Nottole, partecipano con continuità alle esplorazioni GEC
Genepì, SC V. Intelvi e SC Orobico, più altri amici meno assidui.

Notizia di Giorgio Pannuzzo
(Lacca delle Seggiovia, Pozzo Tsunami, foto A.Corna)

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