da “La fisica  Appula” (1806) , Michelangelo Manicone

“Dissi nel libro secondo, il Gargano, precise nella catena meridionale,essere seminato di caverne,di voragini,di antri,che Grave,dagli abitatori garganici appellansi. Or son tutte eolie le Grave garganiche? Pensò Seneca,che i venti stessero nelle  sotterranee grotte imprigionati, e che da  queste si scatenassero,e strada si  facessero per le aperture della Terra.Ma  se vi hanno sotterra incarcerati i  venti,convien favoleggiare,che una mano vi  sia,che loro la prigione spalanchi,e  poscia al carcere loro gli  ritorni.Secondamente,se nel seno cupo  della Terra immensi voti vi sono ed aria  immensa,chi poi sarà lo sconvolgitore  dell’aria in guisa,che divenga un  furentissimo vento? Sarà forse l’azion del  Sole?

Ma il Sole non può giungere colà almeno con quella forza,che necessaria sarebbe a  rarefare l’aria imprigionata.Saranno forse  l’esalazioni della Terra medesima?Ma  queste tengono una opposta via inverso  della nostra atmosfera.Saranno forse  l’elevazioni della Luna nel suo Apogeo, e  le inchinazioni di lei nel suo Perigeo?Ma  egli…non è che che un sospetto  dell’esimio Mariotte,che l’elevazioni,e le  inchinazioni della Luna accrescano le  cagioni de’ venti.E quantunque il sospetto  del Mariotte fosse una verità di  fatto,pure niente la Luna influir potrebbe  ne’ sotterranei abissi,perchè poco ella  influisce sulla terrestre superficie.

Questo ingegnoso favoleggiamento, quanto bene da Virgilio venne  descritto,altrettanto da un Filosofo  sconciamente usurpossi.Seneca in una  filosofica sentenza trasmutò una favola  poetica:ma non accordansi gran fatto  insieme filosofia ,e favola.I Poeti  ordinariamente non parlano ai  dotti,parlano al popolo:e purchè arrivino  a muovere il cuore,e a dilettar la  fantasia del popolo,han toccato il  segno.Ma se una fola è,che i venti ,i  quali sulla Terra spirano,si scatenino  tutti dalle sotterranee caverne,ella è poi  una verità di fatto ,che in varie contrade  del nostro Globo antri eolj si  riscontrano.Ne accerta il Fortia,che nella  sommità del monte Biocova hannovi delle  voragini ,dalle quali esce il vento  Borea,che poi scende verso il mare come un  torrente impetuosissimo ,ed  improvviso.Raccontano accreditatissimi  viaggiatori,che da’ varj abissi che gli  altissimi monti di Silvenza nella Carniola  attorniano,e dai famosi antri penetranti  dentro alle viscere dela montuosa catena  di Pinpajal nel centro quasi  dell’Asia,scaturiscono qualche volta  improvvisamente  futentissimi turbini,ed  uracani.Ed il chiarissimo Richard  narra,che nella Provenza evvi una  caverna,d’ond’esce ogni sera un piccol  vento,che va sensibilmente crescendo sino  alla mezzanotte.

Or deve dirsi,che il Gargano è di voragini  seminato,dissi ancora,che vì si  riscontrano Grave eolie, e le indicai.Non  posso poi francamente dire,esser tutte  eolie,perchè mi mancan le  osservazioni.Forse tutte saranno  tali.Forse da tutte in qualche non ancora  conosciuta combinazione scapperanno de’  venti locali,atti a diffondersi lungo  alcuni distretti ed alcune spiagge con  impeto e con direzione da facilmente  confondersi coi venti generali  dagl’ignoranti  delle località.Ma è poi  così?In Fisica le decisioni debbono esser  a ben avverate sperienze,ed a ben eseguite  osservazioni esser appoggiato.Nè  sperienze,nè osservazioni sonosi ancora  instituite,onde decidere una tal  questione.Dunque la decideranno i nostri  nipoti”

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