Dopo un lungo periodo privo di novità degne di nota, la Creta di Rio Secco ci ha regalato una nuova sorpresa: alcuni nuovi potenziali ingressi di cavità inesplorate.
Nel mese di Marzo, grazie al prezioso aiuto dell’amico Salvo, abbiamo instaurato contatti con l’AVRO di Rivoli di Osoppo (associazione di volo ultraleggero) e precisamente con Toni, il quale si è prestato ad effettuare un sorvolo della zona interessata con  il suo ultraleggero Storch.
Dopo aver effettuato ben una decina di sorvoli dell’area, l’abbondante innevamento ha permesso di individuare alcuni ingressi soffianti di cavità situati quasi sulla sommità della Creta di rio Secco, in una zona peraltro mai indagata con molta convinzione durante i precedenti periodi di ricerca  perchè ritenuta troppo fratturata!!!!  L’inizio della primavera rappresenta il periodo ideale per la ricerca di cavità in alta montagna poichè gli ingressi delle stesse rimangono liberi dalla neve: ciò è possibile a causa dell’emissione da parte degli stessi di aria più calda della temperatura esterna.  Possono quindi venire facilmente individuati da terra ed ancor meglio dall’alto se si dispone  di un aereo ultraleggero o  meglio di un’elicottero.  L’abilità di Toni ci ha permesso di fotografare alcuni ingressi e studiarne poi a tavolino la collocazione ed il relativo percorso per raggiungerli agevolmente.
Sull’altopiano della Creta era presente un’abbondante coltre di neve (presumo superiore ai 2 metri) che celava tutti gli ingressi dei pozzi e delle cavità minori visibili nel periodo estivo, compreso quello dell’Abisso degli Incubi, cavità di discreta estensione e profondità.
La scoperta è sicuramente importante e lusinghiera dal momento che (ammesso che si riesca a transitare nei cunicoli dove passa l’aria!!!) un ingresso aperto nella neve è un chiaro indice della presenza di una cavità con  accessi a quote inferiori e che, di conseguenza, convoglia aria più calda verso l’ingresso posto ad una quota più elevata.
Domenica 15 Maggio, una squadra  speleo dell’A.N.F. ha raggiunto con molta difficoltà (vista la notevole quantità di neve ancora presente in quota) l’altopiano e gli ingressi visti durante il sorvolo, constatando l’effettiva esistenza di tre ingressi in fessura e la presenza di alcuni pozzi aperti in altre zone, non investigate nelle battute svolte gli anni passati, poste presso la Forcje dai Class.
Resta poi da accertare con le prossime esplorazioni, che verranno effettuate durante i campi estivi, se le dimensioni  degli ambienti ipogei sottostanti permettano l’accesso degli speleologi.
E’ sicuramente prematuro ed azzardato parlare di un collegamento con la sottostante Sorgiva del Rio Pricotic, anche se indubbiamente questa scoperta potrebbe aprire nuovi ed interessanti fronti sul fenomeno carsico presente in zona.
Notizia di Paolo Moro – A.N.F. Speleo www.anftarcento.it

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