Come preannunciato, durante il week end sono state effettuate due immersioni nella Sorgente Tufere, con l’obiettivo di superare una risalita oltre sifone, ferma da molti mesi sotto una scrosciante cascata.

La sorgente si pone ad una quota di 420 metri circa (240 metri sopra il lago d’Iseo), e si ritiene sia una delle principali bocche del profondo sistema carsico che si nasconde nel poderoso massiccio del Monte Guglielmo (1.957 m s.l.m.): la portata e soprattutto la forza della corrente, impediscono l’accesso per lunghi periodi l’anno, mentre in regimi di piena fa veramente impressione.

Il periodo propizio ha facilitato le operazioni, e i tre speleosub, Luca Pedrali, Davide Corengia e Stefano Gallingani, con supporto di numerosi soci del Progetto Sebino, si sono immersi la prima volta sabato 21, trasportando in due viaggi i materiali e risagolando il sifone. Superata la prima risalita, la grotta prosegue alla grande in ambienti di dimensioni che aumentano considerevolmente. Il percorso rimane costantemente bagnato dalla presenza del fiume in un ambiente quasi da canyoning. Dopo una cinquantina di metri, una nuova verticale impone il rientro.

Nella seconda immersione, quella della domenica, Davide compie qualche numero e supera anche il nuovo ostacolo: i tre entrano in una nuova condotta e dopo pochi metri….. nuovo megasifonazzo da esplorare!!!

Sempre più dentro il Guglielmo… sempre più… complimenti a tutti!!!

La grotta prosegue grossa e dritta verso l’interno della montagna, e per il momento ha uno sviluppo di 440 metri, per un dislivello di 91 metri (+78; -13).

A breve i prossimi tentativi.

 

Max Pozzo

Progetto Sebino

www.progettosebino.com

 

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