Disponibile il report ARPAT
169-12 – Qualità delle acque sotterranee toscane nel 2011

E’ ora disponibile sul sito dell’Agenzia il rapporto 2011 sul monitoraggio ambientale dei corpi idrici sotterranei.

Monitoraggio previstodalla DGR 100/2010 (e relativi allegati A, B, C e D) sulla base della legislazione nazionale (DLgs 152/06, DLgs 30/2009, DLgs 260/2010) e comunitaria (WFD 2000/60, GWD 2006/118) che viene svolto da ARPAT sulla base delle indicazioni regionali e che ha riguardato nel 2011 48 corpi idrici.

Il monitoraggio operativo per 36 corpi idrici, classificati come a rischio del non raggiungimento del buono stato chimico nel 2015, e per le stazioni di 3 corpi idrici classificati come a rischio locale, si è concentrato come tutti gli anni sui parametri più critici.

Per 9 corpi idrici classificati come non a rischio, e per 15 dei 36 a rischio, il 2011 ha previsto l’esecuzione del monitoraggio triennale di “sorveglianza”, con estesa ricerca di potenziali inquinanti.
In attesa del completamento dello studio specifico sulla definizione dei Valori di Fondo Naturale sono state riconfermate le attribuzioni di alcune sostanze inorganiche a fondo naturale già
pubblicate in precedenti rapporti.

Le condizioni di stato scadente da fondo naturale per il 2011 riguardano 12 corpi idrici, 8 dei quali in ogni caso individuati come a rischio e sottoposti a monitoraggio operativo annuale.
I parametri maggiormente incidenti sulle condizioni di stato scadente da fondo naturale sono rappresentati da ferro, manganese, solfati e cloruri seguiti da conduttività e arsenico, ammonio, boro, sodio e in ultimo fluoruri.

Nel 2011 peggiora complessivamente lo stato chimico dei corpi idrici sotterranei. Il 59% (54% nel 2010 e 50% nel 2009) dei corpi idrici monitorati non corrisponde ad oggi all’obiettivo posto dalla normativa europea per il 2015 di buono stato chimico.

http://www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews

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