Il 25 Febbraio scorso sono terminate le operazioni di soccorso con il recupero dei corpi dei due sub dispersi nella grotta sommersa di El Dudu, nella Repubblica Dominicana.

Sezione El Dudu sub italiani scomparsi
Sezione dell'ingresso della grotta di El Dudu

Sezione El Dudu
Sezione grotta El Dudu

Si sono concluse il 25 Febbraio le operazioni di recupero dei due sub italiani dispersi nella grotta El Dudu nella Repubblica Dominicana. Le ricerche erano cominciate il 9 febbraio quando i due erano scomparsi nella grotta sommersa, ma si è dovuto attendere l’arrivo dalla Florida di due soccorritori speleosub per recuperare i loro corpi.

Come disegnato nella sezione della grotta, i due sub italiani hanno nuotato per 120 metri oltre il cartello di pericolo e si sono introdotti in uno stretto cunicolo del diametro di 70 cm dove i sedimenti intorbidiscono l’acqua al minimo movimento.
Le difficoltà per individuarli e raggiungerli sono risultate insormontabili per gli speleosub della Repubblica Dominicana, tanto che la situazione si è sbloccata solo con l’arrivo di due esperti soccorritori speleosub dalla Florida: Edd Sorenson e Mike Young, che coadiuvati dalla Società Speleologica locale e dal Centro per le Operazioni di Emergenza (COE), sono riusciti a recuperare i corpi nel giro di un paio di giorni.

Edd Sorensen e Mike Young hanno utilizzato attrezzature speciali tra cui un rebreather progettato dallo stesso Mike Young, che consente l’accesso in cunicoli allagati molto stretti.

La Società Speleologica della Repubblica Dominicana, in un post su Facebook, consiglia a tutti gli appassionati e gli esperti di immersioni in acque libere, di astenersi da immersioni in grotte sommerse senza una formazione adeguata e senza brevetti, perché la preparazione, la conoscenza e le tecniche utilizzate nella speleologia subacquea sono molto più complesse di quelle necessarie nelle immersioni in acque aperte, e neanche gli anni di esperienza maturata in queste ultime, sono sufficienti per entrare in sicurezza in una grotta sommersa.

Fonte DRSS:
https://www.facebook.com/drss.fb/

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