Carmen Mariarosaria Esposito 1 & Annalisa Rumolo 2
1 Queen’s University Belfast – cesposito01@qub.ac.uk
2 Universität Wien – arumolo@oeaw.ac.at

Ricerche archeologiche nelle cavità naturali di Caselle in Pittari (SA): il complesso delle grotte Tavaniello, la Grotta dei Cocci e la Grotta delle Ossa (BM3)

RIASSUNTO
Il vasto territorio del Cilento, che si estende dal Golfo di Salerno a quello di Policastro, costituisce un punto di interesse privilegiato per la ricerca archeologica e speleologica. L’area, contraddistinta da un groviglio di dorsali che si slogano e si spezzano verso il mare, fu frequentata sin dalla Preistoria. La naturale conformazione geologica del territorio comportò non solo l’occupazione di vaste aree open air, ma anche l’uso, a fini abitativi, funerari o rituali, di grotte e ripari sotto roccia esplorati grazie alla cooperazione di ricercatori provenienti da differenti discipline.
Il lavoro che si presenta è frutto di una stretta collaborazione tra speleologi e archeologi nel territorio di Caselle in Pittari (SA) dove, a seguito di una copiosa raccolta di materiali protostorici lungo il pendio orientale del monte S. Michele, fu eseguita una ricognizione sistematica in grotta.
Tale esplorazione, effettuata grazie al contributo, i mezzi e gli strumenti messi a disposizione dal CAI Napoli, portò alla scoperta di tre contesti archeologici inediti: il complesso delle grotte Tavaniello, la Grotta dei Cocci e la Grotta delle Ossa.
Lo studio tipologico dei materiali recuperati ha permesso di datare l’occupazione delle tre grotte al Bronzo Medio e di definirne la differente funzione.

Relazione presentata alla conferenza “Archeologia e Speleologia, Subterranean Speleology” svoltasi a Roma il 2 Luglio 2019.
https://www.scintilena.com/conferenza-a-roma-su-archeologia-e-speleologia-subterranean-archaeology/07/03/

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