Nuove scoperte paleontologiche nel Landkreis Ansbach arricchiscono la conoscenza degli antichi abitanti delle grotte

I paleontologi hanno effettuato nuove scoperte durante gli scavi nel Landkreis Ansbach: sono stati trovati sette frammenti della mandibola dell’orso delle caverne.

Questi ritrovamenti, insieme a quelli già effettuati in precedenza, completano quasi interamente lo scheletro di questo grande animale.

Secondo quanto riportato dall’Ufficio bavarese per la Conservazione dei Monumenti, durante gli scavi dell’anno 2022 erano già emersi migliaia di ossa di orsi delle caverne del periodo preistorico, insieme a diversi attrezzi di pietra.

Ora gli archeologi sul posto sono riusciti a recuperare sette frammenti della mandibola dell’orso delle caverne, straordinariamente ben conservati, come riportato nella nota ufficiale.

Questo significa che lo scheletro di questo grande animale è ormai quasi completo.

La scomparsa del paesaggio delle grotte dell’Età della Pietra

Il gran numero di ossa di orso ritrovate farebbe pensare che il territorio ai margini della regione di Frankenhöhe fosse caratterizzato da grotte nell’Età della Pietra, afferma l’Ufficio.

Nel corso dei millenni, queste grotte sono poi scomparse. “Stiamo parlando di reperti che risalgono a un periodo incredibilmente lungo, di almeno 20.000 anni. Al momento non sappiamo con certezza quale fosse il rapporto tra gli orsi delle caverne di Endsee e gli esseri umani primitivi o i Neanderthal“, spiega Christoph Lobinger, archeologo presso l’Ufficio bavarese per la Conservazione dei Monumenti.

Letargo e cura della prole

Le analisi condotte sulle ossa degli animali suggeriscono che le grotte siano state frequentate dagli orsi delle caverne tra il 45.000 e il 25.000 a.C., probabilmente per il letargo e la cura dei cuccioli.

Le ossa degli animali saranno ora analizzate da archeozoologi per determinarne la specie, l’età e il sesso.

Ulteriori analisi consentiranno agli studiosi di capire come si nutrivano questi animali e quanto si allontanavano dalle loro grotte per trovare cibo.

Probabile vegetarianismo dell’orso delle caverne

Più di 10.000 ossa di animali sono state trovate in questo sito di scavo di 1.200 metri quadrati. Secondo gli esperti, la maggior parte di esse appartiene all’orso delle caverne.

Tuttavia, sono stati recuperati anche frammenti di mascella e alcuni denti, probabilmente di una iena delle caverne, insieme a ossa di cavalli selvatici, mammut, rinoceronti e lupi, sia quest’anno che l’anno scorso.

Quando gli archeologi hanno reso pubbliche le loro scoperte nel Landkreis Ansbach nell’estate dello scorso anno, hanno suscitato un grande interesse sia nei media che tra gli specialisti del settore.

Le ossa di mammut, cavalli selvatici e rinoceronti sono senza dubbio resti di caccia e di carcasse – probabilmente di cacciatori, dal momento che gli orsi delle caverne erano probabilmente vegetariani“, afferma Christoph Lobinger in merito ai ritrovamenti.

Un pensiero su “Scoperta eccezionale in Baviera: ritrovati frammenti della mandibola dell’orso delle caverne”
  1. se i reperti ritrovati non sono in connessione gli uni con gli altri, potrebbe essere che in quella grotta gli animali sono stati portati dalle piene dei fiumi che magari hanno formato la grotta

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