L’acquedotto Paolo fu costruito ricalcando in parte il tracciato del “Aqua Traiana”, per volere di Papa Paolo V per l’approvvigionamento idrico del Gianicolo e della sottostante area di Trastevere, ma in realtà il pontefice mirava soprattutto a poter disporre di una cospicua riserva d’acqua per i giardini della sua residenza vaticana. La struttura del più antico acquedotto traianeo infatti venne in parte distrutta e ricostruita per dar vita all’Acquedotto Paolo.

Gli speleologi del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio sono riusciti ad accedere in un tratto dell’acquedotto Paolo di cui si era persa ogni traccia attraverso un crollo creatosi sulla volta del cunicolo idraulico. Individuato nei boschi del territorio di Bracciano da Elena Felluca del G.S.A.V. questo tratto dell’acquedotto, che non era mai stato oggetto di alcuna ispezione da parte di altri speleologi e quindi inedito dal punto di vista degli studi, risulta ancora attivo e riceve acqua da diverse sorgenti presenti lungo in suo tracciato. La progressione all’interno risulta particolarmente difficoltosa a causa dell’acqua in alcuni tratti particolarmente alta e per alcuni crolli relativi alla volta del condotto.

Si notano all’interno del cunicolo numerosi interventi di restauro, mentre alcuni tratti dell’acquedotto sembrano senza dubbio di epoca romana a conferma che l’acquedotto Paolo ricalca con ogni probabilità il percorso di una delle tante prese di captazione del più antico Acquedotto di Traiano (attualmente non più attivo e in studio da parte dei gruppi speleologici Egeria e Roma Sotterranea).

Le prime ricerche all’interno dei bottini di captazione e delle sorgenti dell’Acquedotto Paolo da parte degli speleologi del G.S.A.V. risalgono agli inizi degli anni novanta, dove erano stati già individuati una serie di prese di captazione nonché alcuni ponti-condotti presenti nel territorio di Bracciano con targhe in pietra su cui era scritto “aqva pavla”.
Durante le ultime ricognizioni speleologiche sono stati effettuati i rilievi e le foto del manufatto idraulico. Nei prossimi giorni sono previste nuove esplorazioni speleologiche all’interno dell’acquedotto per completare la documentazione tecnica che sarà oggetto di una pubblicazione da parte del Gruppo Vespertilio. I risultati delle ricerche saranno presentati al Congresso Internazionale di Speleologia in Cavità Artificiali “Hypogea 2015” che si terrà a Roma tra il 12 e il 17 marzo 2015.

Hanno preso parte alle indagini: Elena Felluca, Cristiano Ranieri, Loredana Fauci, Elena Besana, Fabrizio Marincola, Mario Ranieri e Luigi Felluca.

Acquedotto Paolo

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