Arizona – Incidente all’americana quello capitato 15 giorni fa nella grotta alla Grand Canjon Caverns dove a causa della rottura di un ascensore, un gruppo di 6 turisti è rimasto in grotta per 26 ore, dormendo nell’albergo in fondo alla grotta.

Fonte: CNN https://www.cnn.com/2022/10/24/us/arizona-grand-canyon-caverns-tourists-trapped/index.html

Il fatto dei sei turisti bloccati è realmente accaduto, ma l’esistenza di un albergo a 70 metri di profondità dentro una grotta naturale è talmente surreale che non ci ho dormito la notte e stamattina vi racconto il film che ho immaginato.

Racconto presa per culo degli stereotipi americani con un abbraccio a Tubolongo

Siamo in America, quella dove tutto è grande e dove la realtà è quella finta dei films di Hollywood e la storia merita di essere raccontata.

La grotta in questione è turistica, ma è molto più finta di qualsiasi grotta turistica che noi italiani possiamo immaginare.

Noi al limite abbiamo quelle belle passerelle con balaustre in alluminio anodizzato che serpeggiano agili tra concrezioni e paraidolie illuminate con potenti fari che consentono di mantenere la coltivazione di bellissime macchie verdi, muschi, alghe e un po’ di batteri che in grotte naturali farebbero la fame. Ma li ci fermiamo.

Qui signori siamo in America, nel più grande Paese del Mondo e le cose vengono fatte in grande, vabbè la Cina è più grande e pure quelli stanno sulla buona strada, ma quelli copiano.

Due domeniche fa si rompe l’ascensore che permette di risalire da -200 piedi (un piede circa 30 cm quindi una settantina di metri di profondità) nella grotta turistica Grand Canjon Caverns.

Due persone anziane e una famigliola con due bambini rimangono bloccate, mentre un addetto alla Show Cave, apre la botola dell’ascensore e incomincia a risalire su una scala di servizio per 70 metri facendosi luce con quelle pile americane pesanti 4 kg che sembrano manganelli. Raggiunge l’uscita, chiama i tecnici elevator che sono dei sudici omoni sovrappeso.

Questi, unti di grasso in faccia e grandi mangiatori di panini di carne e cipolle, dopo aver armeggiato un pò con grosse chiavi inglesi gettano la spugna e, passandosi uno straccio sporco sulla fronte, consigliano di far dormire i sopravvissuti nell’albergo che sta in fondo alla grotta.

Si, avete capito bene, dentro la grotta ci sta un albergo. Quindi caro Scatolini che te la prendi tanto con le grotte turistiche italiane che stravolgono e sconvolgono le grotte, smetti di rompere i coglioni una volta per tutte: International Show Caves è puro Businness! E noi ahi voglia a misurare e monitorare ste grotte, a valutare l’impatto, ma quale impatto? L’asteroide, solo quello può salvare il Pianeta dall’invadenza dell’uomo, un bell’asteroide di 10 km, quello sì che sarebbe un bell’impatto.

In fondo alla grotta, moderno Belzebù, un direttore dell’Albergo a -70 metri, sfoderando un sorriso smagliante e doppiopetto blu modello Love Boat accoglie i sopravvissuti nel lussuoso albergo sotterraneo, dove tra una Slot Machine e una cena a base di sciroppo d’acero, frittelle e cibo takeaway passano la serata.

Dopo la cena e i racconti degli astanti sui pionieri dell’ovest, l’arzillo nonnetto aspetta che la vecchiarda si addormenta per uscire di soppiatto dalla camera e andare a sollazzarsi al bancone del bar con cicchetti di wiskhy, mentre un paio di ragazze a chiappe nude strusciano le tette sudate sul palo della Pole Dance, ma siccome l’ascensore è rotto le pornostar di turno non sono potute scendere.

Sconsolato il nonnetto si accomoda su un altissimo sgabello addossato al bancone dove scambia quattro parole con il cameriere di Shining. In quel mentre arriva la milf annoiata, che ha messo a dormire i pargoletti e ha lasciato il marito a farsi il barbecue e a scolarsi lo cassa di birra trovata nel frigobar.

Il nonnetto imbastisce una lunga chiacchierata con la bionda cotonata, le chiacchiere vanno per le lunghe e la situazione non evolve, stasera non se tromba, e invece, mentre tira fuori dalla saccoccia una mangiata di dollari acciaffati e si appresta a pagare, il nonnetto si da una leccata alle sopracciglia con la sua lunga lingua e a quel punto si spiana la strada per una lunga e profonda (-200 piedi) notte di piacere. La milfona annoiata aspettava da tempo una relazione extraconiugale con un vecchietto con il capellino da baseball e la pelle raggrinzita, ma è affascinata dal carisma dell’uomo che a 85 anni s’è fatto fare una plastica alla lingua che costa molto meno di un trapianto di uccello.

Il mattino seguente, la colazione è tutto un fiorire di ciotole con lasagne e cannelloni affogati nel latte, ma da lassù non arrivano segnali incoraggianti, la Terra non è stata invasa dagli alieni, non c’è stato l’olocausto nucleare e l’umanità non è stata spazzata via, ma il tecnico ciccione non riesce a riparare l’ascensore.

Siamo al lunedì, in America l’ospite dopo un giorno puzza e tocca farlo evacuare, con disappunto del nonnetto che sperava di passarci 9 settimane e mezzo.

Arrivano i Vigili del fuoco, un misto tra i NavySeal e i GostBuster, ciccioni pure quelli, corrono a destra e a manca, srotolano manichette, dando capocciate ovunque perché l’enorme casco gli scivola sugli occhi come nel film Balle Spaziali di Mel Brooks, ma finalmente portano in salvo i cinque malcapitati, imbracati uno a uno e sollevati di peso nella tromba dell’ascensore.

Il finale non è un granché, ma potrebbe anche esserci un sequel.