Quattro giorni di formazione teorica e pratica per medici e infermieri provenienti da tutta Italia

Si è recentemente conclusa a Molveno, incantevole località del Trentino, la sedicesima edizione del corso SAI, dedicato al Soccorso in Ambiente Impervio. L’evento, organizzato dalla Scuola nazionale medica del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in collaborazione con il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, ha offerto un’importante opportunità di aggiornamento per medici e infermieri, fornendo loro contenuti teorici e pratici avanzati sul trattamento dei feriti in ambienti montani e impervi.

L’iniziativa, aperta a tutto il personale sanitario indipendentemente dalla loro appartenenza al Soccorso Alpino e Speleologico, ha visto la partecipazione di settanta professionisti provenienti da tutta Italia, circa la metà dei quali erano soccorritori appartenenti al CNSAS.

Durante le quattro giornate di corso, si sono susseguite lezioni frontali su argomenti specifici, workshop pratici e simulazioni di interventi. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire tematiche come il traumatizzato in ambiente impervio, la limitazione dei movimenti della colonna, la sindrome da sospensione, l’ipotermia e i congelamenti, il soccorso in valanga, la valutazione della scena, il bambino traumatizzato, la gestione delle vie aeree, l’analgesia e il ruolo del CNSAS nelle maxiemergenze.

Particolarmente significativa è stata la giornata dedicata alle simulazioni in ambiente, durante la quale sono stati preparati dieci scenari diversi. I partecipanti sono stati chiamati a gestire sanitariamente gli infortunati in varie situazioni: un forrista caduto da un salto di roccia, un cacciatore ferito da un’arma da fuoco, un biker caduto in un bosco ripido, tre situazioni diverse di climber precipitati in parete, un operaio forestale schiacciato da un tronco, un pilota di parapendio precipitato nel bosco, un operaio di una ditta di disgaggi con gamba amputata e un bambino caduto dalle scale di una baita.

L’edizione di quest’anno del SAI ha quindi confermato il suo valore come momento di formazione e aggiornamento per il personale sanitario, offrendo un’occasione preziosa per affrontare le sfide specifiche del soccorso in ambienti impervi e montani. L’evento si è concluso lasciando un segno positivo nella comunità dei soccorritori e dei professionisti della salute, pronti ad affrontare con competenza e professionalità le emergenze in contesti complessi.

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