Notizia di Giorgio Pannuzzo

E’ stata effettuata tra dicembre 2002 e gennaio 2003 una spedizione
speleologica mista Italo-Messicana nella zona centroorientale del Messico,

denominata “Tlaloc 2002”.
I partecipanti fanno riferimento a: G.S. Cai Belpasso (CT); G.S. Bergamasco
le Nottole (BG); Speleo Club Ibleo (RG); Urion (Ciudad de Mexico) e I.P.N.
(Instituto Politecnico Nacional (sez. Speleologica, Ciudad de Mexico).
In due diversi periodi, (18-27 Dicembre 2002 e 6-9 Gennaio 2003) sono stati
organizzati campi di ricerca rispettivamente nelle zone di Hueytamalco
(Stato di Puebla) e S. Andres Tenejapan (Stato di Veracruz, vicino Orizaba),
con la partecipazione di 12-15 speleologi.
Per quanto riguarda la zona di Hueytamalco si è trattato di un ritorno,
visto che gia nel 1998 erano state esplorate diverse cavità da parte di
alcuni membri dell’attuale spedizione, tra cui spicca la “Miquizco”
(chiamata anche “Amiquisco”), con 1,5 Km circa di sviluppo.
Si tratta di un enorme “Resumidero” posto al fondo di una valle chiusa, che
inghiotte un fiume di discrete dimensioni, vi si può accedere anche grazie a
due “Ojos”, due pozzi paralleli profondi circa 70 metri.
Oltre all’esplorazione di alcune diramazioni laterali della Miquizco, sono
state percorse e topografate altre interessanti cavità totalmente o
parzialmente sconosciute.
La Cueva del Cocinero (Svil. 190m / Disl. -57m) e il Sotano de los Cochinos
(Svil. >500m / Disl. >80m) sono le due grotte che più hanno attirato la
nostra attenzione, specialmente la seconda promette ancora sviluppi molto
interessanti: il fiume interno è stato seguito parzialmente, sia a valle che
a monte, e l’aria che percorre entrambi i limiti esplorativi lascia ben
sperare, anche la topografia è incompleta. Nei dintorni sono stati trovati
numerosi ingressi da controllare bene in futuro.
Nella zona di S. Andres Tenejapan, per noi nuova, ci siamo concentrati
principalmente su 2 cavità: Capaka (Svil. >350m / Disl. -161m), senza
tracce di precedenti esplorazioni, e Petlacala (Svil. >200m / Disl. -168m),
in cui sono state trovate scritte che testimoniano una discesa parziale da
parte di speleologi non identificati.
Le grotte sono state segnalate dagli abitanti del villaggio presso cui è
stato sistemato l’accampamento, e si trovano a pochi minuti di cammino.
L’impressione è che, allargando il raggio delle ricerche, ci sia molto altro
ancora da scoprire.
E’ stata inoltre visitata una zona molto interessante nei dintorni di S.
Catarina Ocotl�n (Stato di Oaxaca, vicino Nochixtl�n), dove gli speleologi
messicani stanno esplorando alcuni abissi.
Purtroppo, in questo caso, ci siamo dovuti scontrare con l’ostilit� di
alcune autorit� locali, che non vedevano di buon occhio la presenza di
stranieri sul loro territorio, quindi abbiamo dovuto smontare le tende nel
giro di una notte.
La situazione dovrebbe poi essere stata chiarita grazie all’intervento di
alcuni esponenti della speleologia locale, aprendo incoraggianti prospettive
su future ricerche.
Un’apposita squadra si � dedicata alla documentazione fotografica della
spedizione, allargando la sua sfera d’interesse anche ad altre cavit�
(carsiche e vulcaniche) di grande pregio estetico, tra cui merita senz’altro
una citazione la grotta di Juxtlahuaca (Stato di Guerrero).
Un ultimo cenno al nome “Tl�loc”, che si riferisce al Dio Azteco della
pioggia e dell’acqua.
Le sue attenzioni hanno benedetto l’intera spedizione, ridimensionandone
per� i risultati esplorativi rispetto alle attese.

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