“SpeleoCampoColciavas2014”
Resoconto di Filippo Felici “Felpe”

Dal 09 al 17 agosto 2014 si è svolto il campo speleologico (il primo dell’era moderna) in ColCiavas (Claut -PN-) organizzato congiuntamente dal Gruppo Speleologico Sacile e dall’Unione Speleologica Pordenonese CAI
.
Gli obiettivi.
Gli obiettivi del campo erano molteplici:
Proseguire le esplorazioni dell’area alla ricerca di nuovi ingressi, ingressini, ecc…
Proseguire le esplorazioni delle grotte più importanti dell’area, in primis Odissea e Landri Scur
Proseguire gli scavi alle Vasche
Ricercare le grotte già accatastate durante i campi dell’87 e dell’88, riesplorarle e ridefinirne le posizioni corrette con GPS
Esplorare e cartografare gli oltre 140 ingressi individuati nel corso degli ultimi tre anni
Disostruire alcune grotte soffianti
Rinverdire le amicizie tra i soci dei due gruppi
Varie ed eventuali

La logistica
La base logistica dell’iniziativa è stata la quasi ‘abbandona Casera Colciavas in cui alcuni soci del GSS hanno apportato, alcuni importanti miglioramenti logistici . (A Manuele, Denis e Ivan il più sincero ringraziamento da parte di tutti)
Dalla casera dipartiva un “antro ventoso” costituito da teli di plastica avente funzione di tendone per il ristoro e per la programmazione delle attività .
L’alloggio, per la stragrande maggioranza dei partecipanti è avvenuto in tende private.
Alcuni hanno usufruito del secondo piano della casera, in compagnia di due simpatici … ghiri.
La cucina, organizzata internamente alla casera, è stata affidata, con apprezzati risultati, alle sapienti mani di Cuoco Alberto e del TuttoFare Davide “Mio”.
Determinante è stata anche la disponibilità dei “possessori di fuoristrada”; Tiziano, Manuele, Denis e Guido che hanno traghettato persone e materiali da Claut allo SpeleoCampo.

I partecipanti.
Nell’arco del periodo suddetto, in base alle proprie competenze e disponibilità , sono “transitate” per il campo 40 persone che, con la speranza di non dimenticarmi di nessuno, proverò di seguito a citare: Alberto Gattel, Davide Fabiani “Mio”, Valeriana Mancinelli, Jacopo Felici, Luigi Felici, Filippo Felici, Giorgio Bessega“Gigio”, Luca Bardovagni “Bardo”, Flavia “Barda”, “Bigele”, Ilenia Pontel, Ivan Vicenzi “Pacu”, Michele Sartori, Francesco Sartori, Pietro Sartori, Andrea Fersuoch, Edy Bianchini, Edy Basso, Tiziano Borgobello, Marco Dalla Torre, Guido Titinaglia, Nadia Re, Gianpaolo Fornasier “mERLINO”, Barbara Grillo “Radicio”, Alberto Casagrande, Chiara Pagotto, Marzia, Denis Zanette, Maria Elena Centis, Giacomo Zanette, Rachele Zanette, Moreno Dorigo, Nadia, adia Verardo, Laura, Manuele Marchesin, Stefano Trevisan, Marina Presa, Jacopo, Giorgio Fornasier.

Alcuni sono rimasti per tutto il periodo, altri qualche giorno, altri sono passati solo per un gradito saluto.
Altri non sono passati ma hanno comunque aiutato la realizzazione dell’evento provvedendo al vettovagliamento, alle tende, a creare e organizzare il magazzino materiali, ecc…

Le attività di campagna.
Le intense precipitazioni che hanno funestato l’area per tutta la durata del campo hanno sicuramente condizionato le attività limitando nello spirito gli speleologi che però non si sono abbattuti ed anche sotto la pioggia hanno saputo dare il meglio di loro, sempre con il sorriso in bocca e con la loro consueta voglia di fare.
Di seguito un breve riassuntino dell’attività svolta:

Durante tutto il periodo del campo almeno una squadra al giorno era impegnata nella ricerca di nuovi ingressi. In totale sono stati individuati una quindicina di nuovi ingressi, molti dei quali non scesi
Quattro mezze giornate sono state dedicate allo svuotamento della frana alla Voragine Bronchite, ventilata cavità di grande interesse
L’unica discesa programmata in “Odissea” si è conclusa con un “nulla di fatto” per mancanza corda
Esplorata e rilevata una nuova cavità, denominata “Alibabà e i quaranta pietroni”, profonda circa 50 metri ed al momento ferma su frana
All’”Abisso dell’Ottavo Nano”, già “Busone di Higgs”. passata la strettoia a -28 ,disceso un successivo P20, percorso il lungo meandro seguente, sceso altri pozzetti, fermi su “grotta che va”.
La cavità, rilevata, ora arriva a circa -110, misura che la rende la seconda dell’area per profondità
Due giornate di scavo alle “Le Vasche “a cura degli instancabili Guido, Nadia e Edy
Rilievo ed esplorazione di alcune piccole cavità
Nessuna attività in “Landri Scur” a causa delle abbondanti precipitazioni
Ridefinita la posizione di alcune vecchie attività già accatastate

Conclusioni.
Tutto sommato, nonostante il poco tempo e le condizioni meteo, il campo è stato proficuo e si è lavorato bene, assieme.
Se avessimo lavorato in maniera disgiunta non si sarebbe fatto neanche metà del lavoro svolto.
Lo “SpeleoCampColciavas2014” è stata un’esperienza da ripetere assolutamente in futuro: magari ancora ilassù, dove c’è ancora tanto da fare da fare, ovviamente INSIEME.

Ps: sto da tempo realizzando ed aggiornando il file con le posizioni ed alcune informazioni specifiche di tutti i buchi censiti nel corso degli ultimi due anni nell’area. Il file (in OXI, in PDF, in GPSMAP) è disponibile per chiunque è interessato. Parimenti, chiunque dovesse salire in area, per non ricreare il caos con posizioni, numero provvisorio, ecc…., sarebbe opportuno che mi contattasse per proseguire il lavoro con la stessa uniformità con il quale è stato avviato (modalità attribuzione del codice ai buchi, colore del marker, ecc…) altrimenti si rischia una gran confusione…

Filippo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *