Il team di ricerca SUBSILIENCE ha condotto una seconda campagna di scavo presso la grotta di Aizpitarte III a Errenteria, in Spagna, nell’ambito di uno studio sulla evoluzione e l’adattamento umano.

Durante i mesi di giugno e luglio, gli studiosi hanno raccolto campioni di sedimenti, polvere e DNA, al fine di analizzare le strategie di sopravvivenza umana in periodi di stress climatico e di risorse.

Il progetto si basa sull’analisi di 20 siti chiave ubicati nei rifugi del sud Europa, tra cui la grotta di Aizpitarte III, il più orientale della penisola iberica.

Gli scienziati si concentrano sulle risposte adattive dell’Homo sapiens e del Neanderthal alle sfide climatiche del passato, con l’obiettivo di trovare soluzioni per le attuali crisi globali, tra cui il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le crescenti difficoltà nell’accesso alle risorse alimentari e all’acqua potabile.

La campagna di scavo ha coinvolto esperti di sedimentologia, polvere e DNA, oltre a otto membri del team di scavo che hanno lavorato giornalmente dal 24 giugno al 3 luglio.

Successivamente, il materiale raccolto sarà analizzato per comprendere meglio le condizioni ambientali del passato.

Il team di Aizpitarte Elkartea ha collaborato fornendo immagini a 360 gradi del sito di scavo e supportando la logistica, con l’illuminazione della grotta finanziata dal Comune di Errenteria.

Questo nuovo studio sulla preistoria è di grande importanza, in quanto fornisce informazioni preziose sulle capacità di adattamento umano in situazioni di crisi climatica e di risorse.

La grotta di Aizpitarte III rappresenta un vero e proprio tesoro archeologico, in cui è possibile trovare importanti tracce della storia umana.

Gli scienziati sperano di utilizzare i dati raccolti per comprendere meglio come l’Homo sapiens e il Neanderthal abbiano affrontato le difficoltà del passato e per sviluppare soluzioni innovative per le attuali sfide globali.

Nonostante la campagna di scavo sia terminata, l’analisi del materiale raccolto richiederà ancora molto tempo e lavoro.

I risultati ottenuti finora sono promettenti e i ricercatori sono entusiasti di continuare a lavorare sulla grotta di Aizpitarte III e sui restanti siti archeologici del progetto SUBSILIENCE.

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