STUDIO DELLE CAVITA’ ARTIFICIALI IN ITALIA

di Gianluca Padovan

Sono recentemente usciti due lavori riguardanti lo studio delle cavità artificiali, segno che l’interesse per la materia Archeologia del Sottosuolo cresce a beneficio del recupero di un nostro patrimonio storico, archeologico e architettonico.
Nella rivista “i Beni Culturali. Tutela, valorizzazione e attività culturali”, anno XIV n° 6, vi è l’articolo di Giovanni Battista Sannazzaro e Andrea Thum “Beni culturali di un recente passato: i ricoveri antiaerei nel sottosuolo di Milano” (pp. 15-23). Difatti il Comune di Milano (Consiglio di Zona 1) già dal 2001 ha riconosciuto «caratteristica storico ambientale della città nelle segnalazioni atte ad indicare l’ubicazione dei rifugi antiaereo risalenti alla Seconda Guerra Mondiale». Si è quindi deliberato di «verificare l’esistenza di tali segnalazioni sulle facciate dei palazzi e di impegnarsi nella tutela delle stesse».
Andrea Thum (Socio dell’Ass.ne S.C.A.M. e della Federazione Nazionale Cavità Artificiali) ripercorre la storia dei ricoveri antiaerei di Milano, mettendo in evidenza quanto ad oggi è ancora possibile vedere e, quindi, tutelare. Un suo contributo sui ricoveri antiaerei milanesi di Piazza del Duomo, Istituto Virgilio e Piazza Grandi, è pubblicato nel lavoro: “Esplorando il presente alla ricerca del nostro passato: viaggio nei ricoveri antiaerei di Milano” (Atti I Congresso Nazionale di Archeologia del Sottosuolo: Bolsena 8-11 dicembre 2005; B.A.R. International Series 1611, Oxford 2007).
Nel bimestrale del Club Alpino Italiano “La Rivista” (marzo-aprile 2007), alla sezione dedicata alla Speleologia, vi è l’articolo “Trou de Touilles. Una particolare opera idraulica alpina” (pp. 65-68). Il Trou de Touilles si trova nel territorio del comune di Exilles a circa 70 km da Torino, sul versante orografico sinistro dell’alta valle della Dora Riparia, nei pressi della Cima Quattro Denti. Fu scavato nel XVI secolo dal minatore Colombano Romeàn su richiesta degli abitanti di Cels, frazione di Exilles, e di quelli delle Ramats, frazione di Chiomonte, per portare le acque del rio Touilles sul versante exillese e chiomontino sviluppandosi all’interno della roccia per 433 metri di lunghezza.
Chi desiderasse salire da Chiomonte allÂ’acquedotto tenga presente che il C.A.I. di Chiomonte organizza periodicamente visite guidate. Per ulteriori informazioni: Club Alpino Italiano, sezione di Chiomonte, via Vittorio Emanuele 36, 10050 Chiomonte (Torino).

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