..e la storia continua

Nel 1977 dall’ idea di sei ragazzi amanti dell’avventura, nasceva l’UTEC, Unione Trapper Escursionisti Cattolici…

Il nome racchiude già una verità che pochi sanno, infatti i Nostri presero ad esempio un giornalino dell’epoca, Trapper appunto, che era il manualetto del piccolo esploratore; L’aggettivo “Cattolici” fu necessario per poter usufruire di una sede all’interno dell’oratorio della chiesa parrocchiale..

I sei ragazzi iniziarono ad esplorare le zone limitrofe, in particolare il Monte Santa Croce a guardia della Valle del Nera, con un’attrezzatura inventata e un pò copiata dal mitico giornalino, fino a quando il gruppo, che era già cresciuto per numero, non incontrò nei boschi gli adepti del Gruppo Speleologico di Stroncone, i quali introdussero i giovinastri agli antichi misteri della vera speleologia.


Il gruppo acquisì la conoscenza necessaria, si allargò ed iniziò la ricerca sistematica di grotte intorno a Narni; La vocazione verso le grotte prese il sopravvento sui Trappers mentre un linguaggio non più da educande spinse il parroco a cacciare il gruppo dall’oratorio e i soci a cambiare nome e sede…

Da allora la sede dell’UTEC fu, ed è tuttora, la vetusta Torre di S.Domenico, il nome del gruppo è rimasto lo stesso, ma oggi significa Unità Tecnica Esplorazione Cavità…

Gli anni sono passati tra alti e bassi, tra momenti di sconforto e atti eroici, tantissimi narnesi sono entrati nella torre, chi per amicizia, chi per i corsi di speleologia, chi, perchè no, per trovare una alcova sicura, alcuni sono restati dando il loro contributo, consentendo a chi scrive di raccontare questa storia che anche a me è stata raccontata da qualche “anziano” tra un bicchiere di vino e una fetta di bruschetta…

La ricerca è stato il tema trainante per tanti anni, ricerca di grotte e spirito di avventura, ricerca di cunicoli, gallerie, sotterranei, pozzi, cisterne, acquedotti dimenticati e identificazione nella cultura di una città.

Se oggi Narni ammira alcuni sui monumenti “nascosti” lo deve a qualche personaggio dell’UTEC che molti anni fà si aggirava tra le fogne, i tombini delle chiese, le mura cittadine…

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