La notizia è stata pubblicata nella pagina facebook della Società Speleologica Italiana, ma è una cosa troppo grossa per non ripubblicarla integralmente anche qui su Scintilena:
Con gli occhi lucidi e la pelle d’oca scrivo questa bellissima notizia, senza negare un pizzico di invidia per chi ha portato a termine questa fantastica impresa che da anni aspettava il suo epilogo.
Ebbene si… finalmente possiamo dire che il sistema carsico delle grotte del Bue Marino è inequivocabilmente unito al sistema carsico della Codula di Luna, per la precisione alle parti aeree a monte, oltre i sifoni del collettore che scorre nella grotta di Su Molente, nella galleria chiamata “Sala dell’attesa”.
Ieri domenica 6 Ottobre una squadra di speleo sub Cecoslovacchi impegnata a rilevare le nuove gallerie scoperte l’anno scorso, che davano per certo l’attraversamento del Bue Marino dell’insormontabile gretto della Codula di Luna, si è immersa nell’ultimo sifone di di queste nuove parti aeree, dove laghi e dune di sabbia facevano ben sperare, sbucando dopo soli 50m nella “sala dell’attesa” in un sifone laterale che noi sardi conoscevamo bene ma che solo parzialmente avevamo esplorato nella spedizione “Codula 2011” organizzata dalla FSS.
Ieri eravamo in Codula, Sardi e Cecoslovacchi in un lavoro di squadra che ci unisce oramai da anni, una squadra di sardi impegnata dentro Su Molente a cercare congiunzioni nella diramazione sommersa del Bue, parte calda per una probabile congiunzione, e una squadra all’esterno di cecoslovacchi e sardi sul gretto del fiume armata di geo radar per seguire il tragitto sotterraneo degli amici cecoslovacchi, che da li a poco avrebbero aggiunto un tassello importante alla storia della speleologia in Sardegna.
Questa importante congiunzione è frutto di un duro lavoro di molte persone italiane e straniere, impegnate da tanti anni nell’esplorazione di questo infinito mondo sotterraneo, che negli ultimi dieci anni ha creduto che questo obbiettivo potesse essere raggiunto….
io ero tra gli scettici.. pensavo che il gretto del fiume avesse distrutto ogni possibile passaggio per gli esseri umani, anche se la fluorescina timidamente negli anni passati aveva dato esito positivo, invece cosi non è stato, a riprova che nel nostro mondo, tutti i teoremi possono essere capovolti da un giorno all’altro, che non tutto deve essere nero su bianco, esistono anche le sfumature, e sono tanto felice per essere stato smentito !!
Ringrazio a nome mio e di Leo tutti gli amici ( tantissimi ) che negli ultimi anni si sono alternati e ci hanno accompagnato in queste bellissime e difficili esplorazioni, ringrazio la Federazione speleologica Sarda per avere sempre appoggiato e patrocinato con innumerevoli campi esplorativi i lavori in Codula, una grazie a Daniel Hutnan, persona stupenda e carismatica che con la sua fortissima squadra di speleo sub ha realizzato questo sogno da tanto tempo atteso.
Ora rimane solo “sincontru” tra Su Molente e Su Spiria, a quel punto potremo dire di avere una grotta in Sardegna di 70km. e oltre.
Roberto Loru