Notizia di Natalino Russo
Anche quest’anno ci sarà il tradizionale campo in Matese.
Le date ufficiali sono 13-22 agosto, anche se sul posto ci sarà qualcuno già qualche giorno prima.

Siamo stati indecisi fino alla fine sull’impostazione da dare alla logistica, ma poi ci siamo decisi a rispettare la tradizione di Speleomatese, facendo un campo organizzato, di quelli con quota giornaliera omnicomprensiva (pasti, acqua, elettricità…). Per i materiali stiamo facendo ancora il conteggio del magazzino che avremo a disposizione. In linea di massima chiediamo ai gruppi e singoli che partecipano di portare un po’ di roba di magazzino, e se possibile prevedere che qualcosa sia a perdere. Basta anche solo qualche metro di corda e qualche attacco. Se proprio non potete prevedere neppure un metro di corda a perdere, pazienza.
Siete comunque i benvenuti. La nostra tradizione è quella del mutualismo.

Cosa si fara?
Pozzo della Neve. L’anno scorso avevamo detto che un altro fondo era possibile, e infatti ora l’altro fondo di questa grotta è a -600. Però a 1200 metri di dislivello dall’ingresso. A valle della Fessura del Casco (-900) un grosso affluente, il Ramo dell’Invidia, risale di 300 metri e continua. E’ il fronte esplorativo attuale. Per lavorare laggiù sarà allestito un campo avanzato oltre a quello permanente di Sala Franosa, che comunque resta utilissimo per riposare e per chi voglia dare una mano al trasporto dei materiali. Il trasporto sarà effettuato nei giorni precedenti il 16 agosto, ed è un’ottima occasione per fare un giro nella grotta, che è proprio bella e non difficile.

Cul di Bove. Si è già costituita una squadra intenzionata a rivedere le zone fra -600 e -800, attrezzando bivacco interno leggero. Anche in questa grotta, per chi non la conosce, vale la pena fare un giro.

Grotta Incrollabile. Si apre a metà strada fra le due grotte principali.
Potrebbe essere un altro ingresso ai grandi sistemi? Chissà. L’aria fa strane promesse. Per ora la grotticina è ferma a -50. Chi avesse voglia di portare a pascolare manzi laggiù ha da divertirsi.

Poi ci sono altri buchi promettenti, fra tutti l’ormai mitico Cul di Manzo.
E poi battute, giri per rivedere grotte cosiddette minori, racconti serali intorno al fuoco…

Chi volesse dare una mano alla logistica esterna, quest’anno curata in buona parte dal GGP di Terni, è ugualmente il benvenuto. Il bosco è grande ed invita ad esplorazioni sotto e sopra la superficie. Insomma, come sempre c’è posto per tutti.

Altre informazioni le trovate sul blog di Speleomatese:
http://speleomatese.wordpress.com/

Speleomatesatevi anche voi.
Cose dell’altro fondo.

a nome del comitato organizzatore,
nat

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