Un’iniziativa di citizen science per la salvaguardia delle risorse idriche

Il Club Alpino Italiano (CAI) ha lanciato un ambizioso progetto di censimento delle sorgenti montane, denominato “Acqua Sorgente”.

L’iniziativa, che si inserisce nel contesto della citizen science, mira a coinvolgere l’intera popolazione nella raccolta di dati fondamentali per la tutela dell’acqua, risorsa vitale e sempre più minacciata dai cambiamenti climatici.

Il progetto prevede la mappatura di tutte le sorgenti, anche quelle meno note, presenti lungo i sentieri montani.

L’obiettivo è duplice: da un lato, quantificare e localizzare le sorgenti, dall’altro, monitorare nel tempo la loro portata e altri parametri essenziali per la loro protezione. Antonio Montani, presidente del CAI, sottolinea l’importanza di questa iniziativa: “Con oltre 346mila soci, il CAI può realizzare una mappatura completa delle sorgenti naturali, fornendo un quadro dettagliato di una situazione destinata a subire rapidi e significativi cambiamenti nei prossimi anni.

Fondamentale sarà il ruolo degli speleologi coordinati da Giuseppe Priolo della Commissione Centrale CAI per la Speleologia.

Alessio Piccioli, coordinatore del progetto e presidente della Struttura operativa sentieri e cartografia del CAI, ha rivelato che è già stato compiuto un lavoro preliminare, con la raccolta di dati da database regionali esistenti, che ha portato all’identificazione di 117.422 sorgenti nei territori montani italiani.

“Il successo del progetto dipende dalla partecipazione attiva degli escursionisti, i quali, con la loro presenza costante in montagna, possono fornire dati continuativi indispensabili per comprendere l’evoluzione delle sorgenti,” ha aggiunto Piccioli.

Il 2023 ha registrato nuovi record nell’aumento delle temperature globali, come evidenziato da Matteo Nigro, coordinatore scientifico del progetto.

Le conseguenze del cambiamento climatico sulle aree montane sono evidenti: scioglimento accelerato dei ghiacciai, riduzione della copertura nevosa e del periodo di innevamento, nonché un aumento della frequenza e durata delle siccità.

Questi fenomeni influenzano negativamente la ricarica e la disponibilità delle risorse idriche.

Le sorgenti montane, pertanto, non solo rappresentano una risorsa idrica fondamentale, ma fungono anche da indicatori dei cambiamenti nel ciclo idrologico.

I dati raccolti saranno preziosi per acquisire una maggiore comprensione del ciclo dell’acqua e hanno già suscitato l’interesse di numerosi partner universitari e di ricerca, pronti a collaborare per un’analisi scientifica approfondita.

Con “Acqua Sorgente”, il CAI si pone come protagonista nella salvaguardia delle risorse idriche montane, attraverso un progetto che valorizza il contributo di ogni singolo cittadino nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Maggiori info sulla pagina del CAI: https://www.cai.it/acquasorgente/

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