L’Intervento di Edoardo Bellocchio completa la sessione Mining Works del Congresso Hypoge 2015 che si sta svolgendo a Roma presso il CNR.

Ancient underground channels near Orvieto. Bellocchi Edoardo, Morucci Marco

CONDOTTI SOTTERRANEI ETRUSCHI NEI PRESSI DI ORVIETO
ETRUSCAN UNDERGROUND CHANNELS NEAR ORVIETO

Autori/Authors:
Edoardo Bellocchi – P.za Europa, 21 San Lorenzo Nuovo (VT) – Club Speleologico Proteo Vicenza senalpha@gmail.com
Marco Morucci – Via Roma Nuova, 121 Castelgiorgio (TR) Club Archeologico Alfina Castelgiorgio marcomorucci60@gmail.com

In questa ricerca vengono descritte due cavità artificiali situate nei dintorni di Porano, tra la città di Orvieto ed il lago di Bolsena. Si tratta con ogni probabilità di cavità risalenti all’epoca etrusca il cui uso non è ancora chiaro, anche se l’ipotesi più plausibile resta la funzione idraulica, scolmatore o deflusso di acque superficiali, in considerazione del fatto che si tratta in entrambi i casi di gallerie con uno sbocco, dunque di passaggio di acque.
Ognuno di questi sistemi sotterranei presenta particolarità che lo contraddistinguono: in uno di essi vi sono caratteristiche tali che porterebbero ad ipotizzare anche un uso minerario prima di essere convertito ad opera idraulica, l’altro presenta al suo interno numerosi frammenti chiaramente riconoscibili come tronchi e fronde carbonizzate dalle nubi piroclastiche i cui depositi costituiscono la sequenza stratigrafica in cui è alloggiata la galleria, pertinenti all’apparato Volsinio.

This paper deals about two artificial cavities located near Porano, in between the town of Orvieto and the lake of Bolsena.
These tunnels very likely belong to the etruscan age, a few centuries before Christ and the purpose for which they were made is not so clear, altough we think they were built by the ancients very likely for some hydraulic function, perhaps a sort of floodway channel, since both the cavities are open at the end, suggesting water flow.
Each of these underground systems is marked by peculiar features that make it unique: one of them looks like as if it was opened on a former mining gallery later turned to hydraulic function, while the other one shows on the walls many pieces of carbonized wood, clearly recognizable as trees of an ancient forest shattered by pyroclastic flow, the deposition of which forms the stratification containing the gallery, belonging to the Volsinian volcanic system.

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