Operazione di recupero complessa, coinvolte oltre 50 persone

Tragico epilogo per l’esplorazione di una grotta in Cantabria: il corpo senza vita dello speleologo francese intrappolato è stato ritrovato.

Le squadre di soccorso hanno individuato il corpo in una zona inaccessibile a causa della instabilità nella grotta, e si sta valutando l’utilizzo di microcariche per recuperarlo.

Il tragico evento è avvenuto nella zona del Portillo de La Sía, nel comune di Soba, in una grotta senza nome ancora in fase di esplorazione, dove l’uomo è rimasto intrappolato dopo il crollo di una roccia.

Due suoi compagni, anch’essi francesi, hanno dato l’allarme ai servizi di emergenza, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvare l’esploratore.

Alla complessa operazione di recupero stanno partecipando più di 50 soccorritori, tra tecnici della Direzione Generale dell’Interno del governo di Cantabria, speleologi dell’Espeleosocorro Cantabro ESOCAN, il Gruppo di Soccorso in Montagna (GREIM) della Guardia Civile di Potes, la Guardia Civile e volontari dell’Agrupación de Protección Civil di Ramales de la Victoria.

La grotta in questione è molto complessa e stretta, con due pozzi di 25 e 7 metri, meandri molto stretti che rendono difficoltoso il passaggio, e una sala circolare di soli 1,5 metri, dove è avvenuto il crollo del tetto.

Questi fattori hanno reso l’intervento particolarmente delicato e lungo, e si prevede che la zona resterà bloccata per un certo tempo per garantire la sicurezza dei soccorritori.

La Scintilena esprime la propria solidarietà alla famiglia e agli amici della vittima.

Fonte: https://t.co/ZUgZMqJPy1