Il Club Alpino Italiano si prepara a affrontare le sfide del futuro

Roma – Il Teatro Italia ospiterà il 101º congresso nazionale del Club Alpino Italiano (CAI) il prossimo 25 e 26 novembre 2023.

L’evento, intitolato “La montagna nell’era del cambiamento climatico”, si propone di esplorare le implicazioni della crisi climatica sull’ambiente montano e di delineare una visione del futuro per il sodalizio.

Il CAI, che celebra i suoi 160 anni di storia, si trova di fronte a un’accelerazione senza precedenti nell’evoluzione dei territori montani a causa dell’impatto del cambiamento climatico.

Questa situazione richiede una riflessione profonda e il necessario adattamento alle nuove sfide che si presentano.

L’obiettivo del congresso è immaginare un sodalizio all’avanguardia, in grado di unire i soci nel percorso di responsabilità, conoscenza e formazione.

La redazione de ‘Lo Scarpone’ ha avuto l’opportunità di intervistare Maria Giovanna Canzanella, membro della Biblioteca Nazionale del CAI e del tavolo di lavoro “Il CAI, la frequentazione responsabile della montagna, i nuovi comportamenti consapevoli”.

In questa intervista, Canzanella ha sottolineato l’importanza di affrontare la crisi climatica con coraggio, prendendo posizione contro le azioni dannose per l’ambiente montano.

Ha citato alcuni esempi, come l’ampliamento di un impianto di risalita nel territorio del lago Laceno in Irpinia e la prevista costruzione di un impianto idroelettrico da parte di Enel Green nei comuni di Castel San Vincenzo, Pizzone e Alfedena.

Il congresso del CAI rappresenta una grande opportunità per il sodalizio di guardare avanti e di farsi sentire da coloro che prendono decisioni importanti per l’ambiente.

Canzanella ha sottolineato l’importanza di tradurre la voce del CAI in azioni concrete e norme che possano preservare i territori montani.

Il sodalizio deve anche concentrarsi sulla formazione dei soci, promuovendo una cultura basata sulla responsabilità e sensibilizzando sulle problematiche ambientali.

Inoltre, le diverse ramificazioni del CAI, come la Sede centrale, i Gruppi regionali e gli Organi tecnici, devono lavorare insieme per comunicare in modo efficace il funzionamento della struttura e per migliorare la formazione dei soci.

È anche importante rendere le strutture più snelle e accoglienti al fine di attrarre nuovi membri e rafforzare la base comune dell’associazione.

Il 101º congresso del CAI rappresenta un momento cruciale per il sodalizio, che si trova di fronte a nuove sfide e opportunità nell’era del cambiamento climatico.

L’impegno per la preservazione della montagna e la promozione di comportamenti consapevoli diventano ancora più urgenti, e il CAI si prepara a svolgere un ruolo di primo piano in questo processo.

Fonte e intervista originale: https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/il-cai-di-oggi-%C3%A8-gi%C3%A0-il-sodalizio-di-domani/

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