Una scoperta archeologica rivela nuovi dettagli sulla nostra storia antica

Una scoperta archeologica ha portato alla luce nuovi dettagli sulla nostra storia antica.

Le ossa di una donna, vissuta più di 45.000 anni fa, sono state ritrovate nelle grotte di Kon?prusy, situate sulla collina del Cavallo d’Oro, nella Repubblica Ceka.

Grazie alla presenza di geni neandertaliani nel suo genoma, un team di scienziati internazionali è riuscito a datarla a più di 45.000 anni fa. Ora, questo scheletro ha anche un volto.

Le ossa furono scoperte negli anni ’50 del secolo scorso.

Inizialmente, gli antropologi pensarono che i vari pezzi ritrovati appartenessero a due individui diversi.

Solo più tardi, quando questi pezzi furono assemblati, si scoprì che appartenevano tutti allo stesso individuo.

Inizialmente, i resti furono attribuiti a un uomo a causa della loro robustezza.

Tuttavia, analisi successive rivelarono che appartenevano a una donna adulta.

La datazione iniziale stimava l’età dei resti a 30.000 anni, mentre una datazione al radiocarbonio nel 2002 la portò a 15.000 anni.

Solo una recente ricerca del 2021 ha suggerito che si tratta probabilmente del genoma più antico mai ricostruito di un essere umano anatomicamente moderno, corrispondente alla popolazione che viveva qui prima della separazione delle linee che portano agli attuali abitanti dell’Europa e dell’Asia“, spiega Jaroslav Hromas, del Dipartimento di Cura delle Grotte dell’Amministrazione delle Grotte della Repubblica Ceca.

Nell’esposizione del Museo Nazionale è già presente una possibile rappresentazione della donna del Cavallo d’Oro.

Alla nuova ricostruzione antropologica del volto della donna, realizzata con il software più moderno e basata sui resti digitalizzati, hanno partecipato il designer 3D brasiliano Cicero Moraes, Francesco Maria Galassi, Michael Habicht ed Elena Varotto della Flinders University australiana, il chirurgo dentale Thiago Beaini dell’Universidade Federal de Uberlândia in Brasile, e per la parte ceca il geodeta Ji?í Šindelá? e il capo dell’amministrazione delle grotte di Chýnov, Karel Drbal.

Il nuovo volto della donna del Cavallo d’Oro è stato presentato da un team internazionale in uno studio pubblicato quest’estate sul sito web OrtogOnLineMag.

Un team simile di antropologi, con il designer Moraes, ha precedentemente ricostruito e pubblicato digitalmente il volto del faraone Tutankhamon, basandosi sulla sua mummia trovata nella tomba da Howard Carter nel 1922.

Le grotte di Kon?prusy si trovano nella Boemia centrale, a sette chilometri a sud di Beroun, in un’area protetta del Karst ceco, non lontano dai castelli di Krivoklát e Karlstejn.

Scoperte nel 1950 e aperte al pubblico nel 1959, si sono formate in calcari del Devoniano vecchi fino a 410 milioni di anni.

Sono sviluppate su tre livelli di altezza con un dislivello di oltre 70 metri.

La loro lunghezza totale supera i 2 chilometri, di cui circa 620 metri sono accessibili al pubblico.

Nel piano superiore, nel XV secolo, c’era una segreta officina di falsari.

Le grotte sono uniche per la loro decorazione opalina e per i ritrovamenti paleontologici, che documentano l’evoluzione della natura negli ultimi 1,5 milioni di anni.

Fonte: https://konepruske.caves.cz/aktuality/zene-ktera-zila-pred-45-tisici-lety-na-zlatem-koni-u-koneprus-dali-vedci-tvar

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