La campagna del 2023 ha coinvolto 33 persone di 5 gruppi speleologici

La zona carsica di Lecherines, situata nel comune aragonese di Borau, è stata teatro di una nuova campagna di esplorazione speleologica nel 2023.

Vi hanno partecipato 33 persone di 5 gruppi speleologici, e si sono ottenuti risultati molto soddisfacenti e promettenti.

I risultati più fruttuosi si sono ottenuti nella Sima del Baste (A-113), dove sono state scoperte e topografate nuove serie di gallerie e pozzi, accorciando diversi tratti già noti della cavità.

Durante i giorni del campo, si è lavorato principalmente in 2 settori della sima. Nel settore inferiore, corrispondente alla quota -500 m, è stato percorso il corso attivo della Sala Sin Nombre, fino a un restringimento invalicabile del condotto; d’altra parte, è stata completata l’arrampicata della Fosfatina, che è sfociata in una corta galleria chiusa; inoltre, un’altra arrampicata a metà della Sala Moruna ha permesso di raggiungere nuovi condotti che si collegano con la parte superiore del Pozo de la Fiesta del Barro; infine, l’arrampicata del P22 vicino al Vivac Copón ha permesso l’accesso a un nuovo settore (Nivel 1) che, attraverso una serie di gallerie, sale e camini, sale di circa 150 metri, fino ad avvicinarsi alla superficie, e vicino alla Sala de los Lirones della cavità A-111.

In relazione all’altro settore della cavità, corrispondente alla quota -400 m, è stato allestito un nuovo bivacco (Vivac Gordum); è stata avviata l’arrampicata del Pozo de Siempre, nella Galería Soplum; ed è stata esplorata e topografata parzialmente la Sala Picota, che potrebbe essere collegata con la Sala Ramposa.

In termini di sicurezza, sono stati rimessi a posto diversi passaggi esposti e sostituiti diversi tratti di corda deteriorata.

Simultaneamente ai lavori nella Sima del Baste, durante la campagna si è lavorato anche in altre 6 cavità: Sima C-12 (SL), Cueva de Lecherin Bajo (A-111), A-36, A-15, A-110 e A-40.

Nella Cueva de Lecherín Bajo (A-111) sono state effettuate diverse incursioni, riequipaggiando con materiale inossidabile diverse verticali della cavità ed esplorando diversi condotti della Galería Fantasma, che hanno permesso di localizzare diverse nuove verticali in attesa di esplorazione.

La speleometria attuale della cavità è di 4.985 metri di sviluppo e 166 metri di dislivello. Data la sua vicinanza alle gallerie della Sima del Baste e alla cavità A-110, si prevede che in future campagne si possa arrivare a collegarle.

In relazione alla cavità A-110, è stato proseguito il lavoro di acclimatamento e miglioramento dell’ingresso.

Nella cavità A-36, nella parte media della zona A, si è potuto raggiungere una profondità di 161 m.

L’esplorazione si è interrotta in un meandro stretto e invalicabile con corrente d’aria. Resta in sospeso la nuova arrampicata avviata nella sua parte finale.

Per quanto riguarda la A-15, è stato possibile superare il grande tappo di neve della sua verticale di accesso e sono stati riesplorati i condotti finali, sebbene questi non abbiano portato a nessuna prosecuzione. La cavità è stata disinstallata.

Tra i lavori all’esterno, per dare maggiore sicurezza alle squadre all’interno della cavità, sono state effettuate diverse connessioni con il sistema di comunicazione TEDRA (apparecchiature di comunicazione che utilizzano la conduttività del terreno), tra la superficie e i bivacchi interni della Sima del Baste

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