E’ iniziato ufficialmente “l’assalto” al sogno Siciliano per eccellenza: sfondare alla Battaglietta e penetrare nel cuore del Massiccio del Carbonara, Parco delle Madonie (Pa).
Dopo settimane di contatti e ottenuta l’autorizzazione dell’ente Parco, finalmente siamo tornati all’inghiottitoio posto a 1600 mt di quota per provare ad andare oltre il quinto sifone fangoso della cavità, famigerato limite esplorativo dagli anni 90.
L’idea di ritornare convinti e numerosi a sguazzare tra i meandri e le strettoie fangose della Battaglietta albergava già da un pezzo in diverse menti sparse un pò su tutta la Trinacria.
E cosi, travestendoci da improbabili “sirene” ipogeiche abbiamo suonato l’adunata per tutte le realtà speleologiche isolane:
Più di trenta speleologi di sei differenti Gruppi, c’era chi tornava alla Battaglietta dopo molti anni, chi invece fresco di corso ha ricevuto la sua paletta, mazzetta e scalpello.
C’erano i bambini che giocavano sui prati del Polje, c’erano i sacchi di immodinzia che uscivano dalla grotta portati sù quasi come dei trofei.
Per questo primo giro era importante contarsi, ritrovarsi o conoscersi, programmare le prossime sessioni, iniziare il rilievo della cavità.
Alcune squadre hanno lavorato sul secondo, terzo e quarto sifone, altri si sono spinti fino al quinto, aggiungendo una manciata di metri all’esplorato.
Non ci siamo fatti mancare nulla, nemmeno il record di presenze per la notte a casa di Corrado e Roberta: 35 persone sparse in tutti gli angoli dell’appartamento, vasca da bagno compresa.
Hanno partecipato a questa prima sessione esplorativa: Centro Speleologico Etneo, A.N.S. Le Taddarite Palermo, Gruppo Grotte Cai Catania, Speleo Club Ibleo Ragusa, A.S.D.N.S. Nisida Palermo, Gruppo Speleologico Siracusano.
Proseguiremo le attività tra un paio di settimane, auspicando la presenza di questi e altri gruppi, per altri momenti di salutare, fresca, chiara Speleologia trasversale.

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