Anteprima regionale a La Spezia il 5 giugno: tra biodiversità, impegno e ironia

Sarà presentato in anteprima regionale il prossimo mercoledì 5 giugno 2025, alle ore 21.00, presso il Cinema Teatro Il Nuovo di La Spezia (Via Colombo 99) “Tra Natura e Quota”, il docufilm che vede protagonista Giovanni Storti – noto volto del trio Aldo, Giovanni e Giacomo – alle prese con un’esperienza intensa e autentica sulle Alpi Apuane.

Diretto da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, il film è prodotto da Cineblend in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI) e ha ricevuto la selezione ufficiale al Trento Film Festival 2025.

Il documentario si distingue per un equilibrio tra leggerezza e profondità.

Offre la possibilità di gettare uno sguardo autentico e consapevole sulla natura selvaggia delle Apuane e sull’importanza della sicurezza in alta quota.

L’ironia di Storti serve a creare un ponte empatico con lo spettatore, stimolando la riflessione senza cadere nella retorica.

Il CAI ha sostenuto attivamente il progetto, riconoscendone il valore educativo e divulgativo. In un articolo pubblicato su Lo Scarpone, il portale ufficiale del Club Alpino Italiano, si sottolinea come il film rappresenti “un viaggio ironico ma profondo tra le meraviglie della montagna e i rischi che la minacciano”, evidenziando l’importanza di sensibilizzare il pubblico su temi quali la biodiversità e la sicurezza in montagna.

Il documentario affronta anche il delicato tema dell’estrattivismo nelle Apuane, con la denuncia degli effetti ambientali dell’estrazione intensiva del marmo. L’escavazione è un’attività che altera irreversibilmente il paesaggio, danneggia la fauna e la flora locali e mette a rischio l’equilibrio naturale dell’ecosistema apuano.

Il messaggio del film è chiaro: la montagna va vissuta con consapevolezza, rispetto e stupore. La biodiversità non è un concetto astratto o distante: è un elemento fondamentale, profondamente intrecciato alla nostra stessa vita.

L’evento del 5 giugno a La Spezia coinvolge lo spettatore in un racconto autentico, dove natura, impegno e ironia si incontrano tra le cime delle Apuane.

Il cammino prende avvio tra i profumi dell’Orto Botanico Pellegrini-Ansaldi, prosegue fino al Rifugio Puliti e raggiunge il suo culmine lungo la storica Ferrata del Monte Procinto, considerata la più antica d’Italia. Ogni tappa diventa occasione per dare voce a storie di attenzione, conoscenza e profondo rispetto per l’ambiente montano.

Al fianco di Giovanni Storti intervengono numerosi protagonisti del territorio: Alessio Piccioli (SOSEC CAI), Andrea Ribolini (guida ambientale), Elena Alberti (biologa), Gionata Landi (tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico, socio del GS Lunense), Alberto Grossi, scrittore e documentarista originario di Forno di Massa, da anni impegnato nella difesa delle Alpi Apuane e vincitore nel 2015 del premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, e Veronica Pierotti (Presidente del CAI Forte dei Marmi).

Un racconto collettivo, pensato anche per avvicinare e sensibilizzare il pubblico più giovane o meno esperto alla cultura della montagna.

Scarpone CAI: https://www.loscarpone.cai.it/dettaglio/a-trento-tra-natura-e-quota-giovanni-storti-racconta-le-apuane/?utm_source=chatgpt.com

Alberto Grossi – Aut Aut – Il marmo e la vita

Per chi desidera approfondire il tema dell’estrattivismo e delle sue conseguenze ambientali sulle Alpi Apuane, è disponibile online il cortometraggio Aut Out – la distruzione delle Alpi Apuane, presentato al Trento Film Festival e realizzato da Alberto Grossi. Il film denuncia quello che viene definito “il più grave disastro ambientale d’Europa”: ogni anno vengono asportati oltre un milione e mezzo di metri cubi di montagna da un complesso geologico unico al mondo, tutelato sin dal 1985 come Parco Regionale e oggi riconosciuto Geoparco UNESCO.

Le Alpi Apuane, definite “montagne d’acqua” per il loro straordinario patrimonio idrogeologico, vivono una profonda contraddizione: sono oggetto di tutela formale, e sono devastate da un’industria estrattiva sempre più aggressiva. La marmettola, polvere di marmo derivante dal taglio, inquina torrenti, fiumi e falde sotterranee, compromettendo irreversibilmente l’equilibrio ambientale dell’area.

Donne e uomini, associazioni locali, comitati, studiosi e semplici appassionati, da oltre vent’anni si battono per salvaguardare questo patrimonio naturale e culturale. E continuano a farlo, chiedendo ora anche il sostegno della comunità internazionale: “Salviamo le Alpi Apuane. Montagne martiri. Un patrimonio che appartiene a tutti.”

Alberto Grossi – Aut Aut – Il marmo e la vita (2010): https://www.youtube.com/watch?v=clYuGVVVLpo

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