Indonesia: il governo impegnato nella protezione delle grotte dal turismo speleologico
Il governo di Jakarta sta elaborando uno standard di gestione delle grotte, teso a garantire la loro protezione, in collaborazione con gli speleologi. Una volta danneggiate le grotte e le aree carsiche difficilmente possono essere riparate.
Mentre in Italia assistiamo a devastanti concerti in alcune grotte turistiche scambiate per stadio/cinema/auditorium, eventi di massa in luoghi protetti, spettacoli teatrali con luci e suoni in totale disinteresse dei pipistrelli e delle specie viventi, presepi viventi, e qualsiasi sorta di aberrazione pubblicitaria per portare frotte di turisti paganti in luoghi che dovrebbero essere rispettati, tutto con il solo scopo di fare cassa, nell’ “arretrata” Indonesia il governo si preoccupa di preservare le grotte dal turismo speleologico di massa.
“Il governo non ha ancora stabilito le linee guida per la gestione delle grotte, anche se alcune di loro sono già state rese turistiche”, dice il presidente della Società Speleologica Indonesiana Cahyo Rahmadi su “The Jakarta Post”.
Secondo la Società Speleologica Indonesiana, l’Indonesia possiede centinaia di grotte. Nella provincia di Yogyakarta, la maggior parte delle grotte si trovano nell’area carsica attorno al Mount Sewu nel territorio di Gunungkidul, ultimamente riconosciuto come geosito dall’UNESCO.
“Non lasciate che il caso della Gong Cave in Pacitan, si ripeta. Per fare un esempio, la Gong Cave è stata danneggiata perchè il percorso turistico non è stato delineato e separato dalle concrezioni, cosicchè molte di loro si sono rovinate e hanno cambiato colore” dice Cahyo, che è uno speleologo dell’Istituto Indonesiano delle Scienze.
Cahyo ha ricordato che le grotte sono sede di una varietà di creature della fauna selvatica che sopravvivono nei fiumi e nei laghetti sotterranei che naturalmente attraversano le grotte. Cahyo ha sostenuto che ci doveva essere una sorta di mappa nazionale, in modo che i visitatori potevano studiare dove camminare e sapere come evitare di sconvolgere la vita microbica in acqua, aggiungendo che la straordinaria bellezza delle grotte ha attirato l’interesse della gente, ma purtroppo coloro che sono coinvolti nel turismo in grotta grotta non hanno prestato sufficiente attenzione alla conservazione delle grotte.
“Il governo sta elaborando un modello di gestione per la protezione dell’ecosistema carsico con un decreto di legge che potrebbe servire come linee guida sulla gestione delle grotte”, ha aggiunto Cahyo.
In una discussione sull’ecoturismo sostenibile in ambiente carsico, tenuta in un lceo di Wonosari, lo speleologo Pindi Setiawan ha ricordato ai presenti la necessità di preservare la bellezza delle grotte, perchè l’ecoturismo sostenibile potrebbe fornire un utile apporto economico per vari settori. Le grotte dell’area carsica di Gunungkidul erano molto belle, ma gli operatori turistici delle grotte devono porre attenzione a non superare livelli di capacità.
“Se le grotte vengono danneggiate dal superamento delle loro capacitàò di accoglienza di visitatori perdendo la loro bellezza, perchè la gente dovrebbe tornare a vederle?”
Durante la discussione, Mursidi, uno dei dirigenti della Ningrong Cave ha detto che chi si occupa di gestione delle grotte ha disperatamente bisogno di conoscenze avanzate sulla speleologia in modo da poter dare scientificamente nozioni corrette sulle grotte ai visitatori.
“Vogliamo anche fornire l’illuminazione nelle grotte,” ha detto.
Gli speleologi partecipanti alla discussione non hanno fatto a meno di opporsi a questa richiesta di portare l’illuminazione in grotta, in quanto la grotta illuminata perde tutto il suo grande fascino naturale e influenza negativamente e pesantemente tutto l’ecosistema della grotta, fatto molto spesso di specie estremamente adattate che non potrebbero sopravvivere altrove.
Leggi la notizia originale su The jakarta Post: http://www.thejakartapost.com/
la parte finale dove dice di volere illuminare le grotte, mi sembra una bestemmia.
Se illuminate molti dei piccoli esseri che ci vivono sono destinati a morire, sarebbe assasssinio di stato
E’ il rapporto fra uomo e territorio, risorse, patrimonio comune. Nel momento in cui un buco oscuro diventa non più sede di demoni e paure ma fonte di reddito, la “civiltà” ci vuole entrare, con tutto ciò che questo implica: modificare il mondo per renderlo comodo e fruibile a chi paga. E’ aberrante, per quei pochi fortunati che possono esplorare le grotte o salire le montagne con le loro gambe. Purtroppo la maggioranza di coloro che hanno potere d’acquisto (del biglietto) vogliono trovare il centro commerciale dovunque. A noi dovrebbe spettare il compito di fare comprendere il fascino di questi luoghi senza luce, fare capire che illuminare una grotta è come rifare il seno alla Venere di Milo perché oggi abbiamo un altro concetto di bellezza. Noi stessi però siamo troppo spesso pronti a giungere a compromessi (alla fin dei conti pure poco vantaggiosi) per elemosinare due Euro.