La Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Emilia-Romagna, il Comune di Brisighella, il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, lo Speleo GAM Mezzano e il Gruppo Speleologico Bolognese-Unione Speleologica Bolognese organizza:

Le Cave di lapis specularis nella Vena del Gesso Romagnola

Venerdì 27 maggio ore 20,30
Biblioteca Comunale, via G. Pascoli, 1 Brisighella (RA)

“Lapis duritia marmoris, candidus atque translucens.” Così Plinio il Vecchio descrive nella sua Storia Naturale il lapis specularis: una pietra “con la
durezza del marmo, candida e trasparente”, in realtà un gesso secondario, facilmente lavorabile a lastre piane. I romani ne facevano ampio uso come valida e più economica alternativa al vetro.
Un importante distretto minerario si trovava anche “in Bononiensis Italiae parte breves”, poco lontano da Bologna. Nell’ultimo decennio sono state individuate vicino a Brisighella diverse cave in cui si è praticata in età romana l’estrazione del gesso speculare: quelle nella Vena del Gesso Romagnola sono le prime mai scoperte in Italia.
I siti scoperti, i reperti recuperati, le modalità di scavo, i luoghi di destinazione e di uso del materiale, sono oggetto di studi approfonditi e sono il risultato di una proficua collaborazione tra Soprintendenza Archeologia Emilia-Romagna, Università di Modena-Reggio Emilia, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola e Federazione Speleologica Regionale dell’Emilia-Romagna. I risultati sono stati presentati in due convegni internazionali. Il primo svolto a Faenza nel 2013 e il secondo a Cuenca in Spagna nel 2015, entrambi in collaborazione con la “Asociación “Lapis Specularis” – Madrid”.

locandina lapis specularis
locandina lapis specularis

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